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La minaccia dei Foreign Fighters in Italia

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Dall’ultima Relazione dei nostri Servizi Segreti al Parlamento si legge che ancora ad oggi è presente, anche se in maniera residuale, un attivismo online o direttamente sul campo di alcuni “foreign fighters”.
I “foreign fighters” sono tutti coloro che vanno a combattere in un Paese straniero diviso tra parti in conflitto, in nome e per conto di una causa politica, ideologica e religiosa.
Quando si parla di “foreign fighters” non ci si riferisce a uno specifico gruppo di persone: i soldati combattenti cambiano infatti di volta in volta in base al conflitto e alle parti in causa. L’interesse informativo si è quindi focalizzato, come ogni anno, sulla presenza, il rientro e/o il transito di soggetti “a rischio”, inclusi nella “lista consolidata” redatta in ambito di Comitato di Analisi Strategica Antiterrorismo. Il numero complessivo di foreign fighters, a vario titolo connessi con l’Italia, è rimasto sostanzialmente invariato, pari a 146 unità, di cui 61 deceduti e 35 “returnees”.
Il 6 giugno 2022 un’operazione antiterrorismo della polizia di stato ha portato all’arresto di 14 cittadini pakistani facenti parte di una rete con finalità di terrorismo chiamata “Gabar group” attiva tra Italia, Francia, Spagna e Grecia. Tra i membri di spicco della rete figurava anche Zaheer Hassan Mahmood, il terrorista che il 25 settembre del 2020 attaccò l’ex sede del giornale satirico Charlie Hebdo a Parigi, ferendo a colpi di machete due persone. Il gruppo è risultato molto attivo su fecebook e tiktok dove condivideva foto e video di armi, munizioni e dove gli stessi membri brandivano coltelli e machete, con tanto di minacce nei confronti dei “miscredenti”, istigando a compiere atti di violenza contro infedeli blasfemi. Il punto di riferimento della cellula italiana è risultato essere il 24enne Yassen Tahir già arrestato nel febbraio 2021 dalle autorità francesi.
Le indagini erano state avviate grazie alle informazioni acquisite dal Comparto intelligence su un gruppo di pakistani, alcuni dei quali regolarmente soggiornanti in Italia. I membri sono accomunati da una propensione criminale e dalla matrice estremista islamica barelvi (movimento di orientamento sufi). L’attività ha seguito di pochi mesi un’analoga operazione, condotta nel febbraio 2022 in Spagna, che ha portato all’arresto di cinque cittadini pakistani, anch’essi appartenenti al “Gabar Group”, con l’accusa di apologia del terrorismo e addestramento con finalità di terrorismo.  
 
di Maria Giovanna Aiello, Alice Luna Amitrano, Marta Cinque, Fabiola Fatigati, Chiara Gargiulo, Giuseppe Francesco Punzo, Chiara Ruocco, Filippo Sorrentino.