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Storia militare

Cartoline prigionieri di guerra

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Nel corso del primo conflitto mondiale, grazie all’opera della Croce Rossa Internazionale, che pose la sua opera al servizio dei soldati malati, feriti e internati, fu possibile per migliaia di prigionieri di guerra, comunicare con  i propri affetti più cari possibile. Tale opera infatti, grazie alla Convenzione di Ginevra, sottoscritta dalla quasi totalità delle nazioni partecipanti alla guerra, oltre a garantire come prima cosa il rispetto delle regole comunemente fissate per l’umano trattamento dei rispettivi prigionieri, garantiva agli stessi prigionieri, attraverso la pubblicazione di apposite cartoline “doppie” con l’intestazione della stessa Croce Rossa, l’invio di varie notizie o richieste.  Dell’abbondante produzione di tale documentazione, si è riusciti a recuperare due cartoline, una proveniente dal campo di prigionia di Buro (? - purtroppo il timbro del campo, in quanto molto sbiadito, non consente una facile lettura), e l’altra dal campo di Mauthausen:
 
Timbrata: (illeggibile)
Al Signor Angiollini Pietro 
Medesano (Parma)
 
Prigioniero di guerra
Angiollini Giovanni
 “21 del 10 – 1916
Cari genitori. 
Oggi o ricevuto vostri due pacchi che mi aveto mandato e come sono rimasto contento ora vi prego di mandarmi sempre perfino al quello Santa pace in più mandatemi sigari e sigarette che arrivano perche i miei compagni pochi ricevono tabacchi e sigarette. Ora vi prego scrivete sempre a chi sempre vi ricorda. Ora vi do baci a voi e la nonna. Sono vostro figlio Giovanni”;
 
Timbrata in arrivo: 11-12-1918
Al Signor Silipo Rosario 
Catanzaro - Calabria
 
 
Prigioniero di guerra
Caporale Silipo Francesco
Mauthausen - Austria
 “28 – Ottobre 1918 
Mio caro padre  io ricevetti il vostro telegramma e subito vi ho risposto . Son parecchi mesi che io non ricevo pacchi, dunque pensateci, questo è il mio indirizzo e fatelo esatto. Vi raccomando. appena riceveti la presenta di spedirmi subito pacchi di generi alimentari e di più mandate subito l’indirizzo alla croce Rossi per il pane. Io mi trovo assieme con Abele e lui mi ha fatto meglio di un padre dunque scrivetemi subito e spediteci delle sigarette, il suo indirizzo è questo – Abele Salvatore Baracca 92.III.A Mauthausen. Sto bene, baci. Ciccio”.
 
di Antonio Salvatore
 
 

Lettere della prima guerra mondiale

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Tra le corrispondenze ordinarie inviate (3.909.753.000 pezzi lavorati), figurano anche milioni di lettere. A seguito di una nostra serrata ricerca, è possibile riportare in ordine cronologico, alcune lettere rinvenute. La prima memoria recuperata riguarda una lettera inviata all’Allievo Arturo Mondovì presso la Scuola Allievi Militari di Caserta:
 
Timbrata: 19.01.17
Al Signor Arturo Mondovì 
1a Compagnia Scuola Allievi Militari  
Caserta
(mittente illeggibile)
“Mantova 19-1-17
Arturo mio carissimo, quantunque oggi non abbiamo nulla di tuo da riscontrare, ti scrivo ugualmente per non lasciarti senza nostre notizie le quali, grazie al cielo, sono sempre buone. Oggi ho avuto la visita di quasi partenza della Luisa, dico quasi perché fino a domenica non partirà e può darsi che farci ancora a darmi un po' di zuppa. La zia Emma, così, rimane sola. Oggi doveva da Mambrini per consolarlo per il suo dito che le fa sempre male, ma le ha mancato di parola il suo dottore che doveva andarla a prendere e così il consulto è rimandato a domani. Mio fratello Ciro scrive che essendo il secondo nella graduatoria ha diritto di essere assegnato nella città di sua preferenza, perciò ha la certezza di restare a Milano. Ne ho molto piacere per lui e per sua moglie. Dice che è una legge vecchia la quale da diritto ai tre primi della graduatoria di avere il posto nella città che desiderano. M’incarica di salutarti e di farti molti auguri per la prossima fine del tuo corso e per la tua futura destinazione. Tu desideri sapere qualche novità del negozio, ma io non ti posso soddisfare perché ancora non ho incominciato ad andarvi e per tutto inverno mi asterrò quasi completamente. Conto però di scendere lunedì per fare il deposito di [---]  che non è trasformabile. Alcuni piccoli depositi li faccio spostare di sopra dove mi faccio portare i libri da Adone. Quest’anno abbiamo una forte rimanenza [---]”.
 
La seconda memoria recuperata riguarda una lettera inviata dal Soldato Agostino Arcaro alla cognata Nicolina di Castelpetroso (Isernia), all’epoca provincia di Campobasso:
 
Timbrata: Posta Militare - 26.04.17
Alla Signora Nicolina Forte 
Castelpetroso (Campobasso)
 
  
Soldato
Arcaro Agostino
Zona di Guerra
“23 - Aprile - 1917
Cognata carissima
Vengo rispondere alla tua letterina del 17 corrente – Non vi potete figurarvi quanta contentezza sono avuto nel sentire che voi e tutti di casa siete in ottima saluta e così vi posso assicurare ango di mè per grazia di Dio – sto alparo di voi. Basta cara cognata Nicolina – di tutto di quello che mi dite io sono tutto capito – sono capito che andaste a Isernia in compagnia con la mia moglie e la mia moglie a fatto tutto – amicizia – come la teneva io a Isernia. Bravo questo e il mio piacere –quanto più sono capito e rimasto contento che sa portare benissimo le redini del cavallo – spero solo che non ricapita aguai – come spero farà da sellaio che ariparato quelle coregge che io misi di furia quanto sposò la figlia di Benedettuccio – basta che la messe bene e di più la mia paura del sottopanza che ci stessi ancora – se è consumato può accortallo. Cara cognata non abbiamo di che cosa fare  - così a voluto il Benedetto Iddio per noi. E un poco ci pensiamo e un poco del scordato e pazienza. Come puro sono capito del Riaci che dovette lasciare il suo figlio morto e dovette partire senza del fare ammeno, così e la benedetta legge. Facetemi sapere del suo figlio cioè quello grante – come puro capito che e venuto Valentino Vincenzo a licenza. Facetemi sapere andove sta e di che lavoro farà. Come puro che il suo certificato fù fatto 7 giorni prima. Io spero che lo avrò anche io più appresso. Sarà il mese di maggio e giugno. E io sarebbe il vostro cognato Agostino che non farò come il cognato Emilio che fra tutto il tempo che e stato in casa non a fatto un soldo di lavoro. Cià frusciate solo £. 50.00 di lana – pure di scamorse e ricote – più pagato di spese 15 soldi cara cognata – quello sarà tutto bambito. Il suo capitano aveva bisogno di lui / sarà tutto perduto. Del più cara cognata non altro da dirvi – sopportate pazienza. Per la nostra casa e farti rispettare dei vostri comanti a tutto di mia famiglia e non farete chiacchiere colla vostra sorella Filomena. Vi auguro sempre buone cose. Del più cara cognata non mi resta solo di salutarvi molto caramente avvoi di vero cuore – poi saluto vostra sorella Filomena – tanti saluti alla sua figlia Amelia e tanti saluti e baci cari a tutti del resto dei figli. Precisamente Peppino e Rosina. Da parte tanto cari a mio Padre e la cara Madre – poi saluto tanto a tutto di vostra Casa e ci stessero contento – come puro capito dal biglietto di mio figlio Giovanni che vendè i buoi per £ 1400 – piuttosto gli affatti abbuon mercato, come sta caro la carne, ma come voleva fare – più meglio di questo – di non lasciarli a casa. Del resto ripeto ancora pazienza – fatemi sapere cose buone – belle notizie – e novità che di piacere di sapere. Vi farò sapere altro che questo – qui farammi belli giornate caldissimi. Stiamo sempre caldi notte e giorni. Solo la mattina e gelato a farà un poco più freddo quando ci alza sole – farà del caldo. Da 2 mesi inquà – ci la passeremo quasi bene, ognittanto quanto viene fatto di comprare qualche pagnotta mi la compro – ma da 3 mesi di prima la Benedetta fame – ciera molte da comprare e non ci trovava niente da comprare – e la fame era nera come ognittanto la patirà la signora Bic[---]… la fame la conosco perché ti sono tenuto la mano e la conosco molto così mi dispiace a chi la pate.. ma ora discretamente mi la passero bene – finisco il mio dire e i segno vostro affettuoso cognato Agostino Arcaro. Pronta risposta e buona sera del 22 assera – addio addio”. 
 
E ancora, di seguito, la lettera del Tenente  Carlo Baratta alla Signora Angela Baratta di Recco (Genova):
 
Timbrata: Posta Militare - 27.08.17
Alla Gentile Signora Angela Baratta 
Recco (Genova)  
 
 Ten. C. Baratta
2a Comp. Mitraglieri
Zona di Guerra
“Z.G. 26-8-17
Mio amato amore
Sono sempre da nostro cugino e sto bene, solo mi sento un po' di nervoso perché oggi forse sarò interrogato e ciò mi annoia e mi urta un po' come ben ti puoi immaginare. Ieri sera rimasi molto contento perché ho ricevuto le tue del 21 e 22 e ti puoi figurare la mia gioia nel ricevere tanti tuoi scritti. Peccato che non possiamo scriverci liberamente di fare amore mio adorato. Ora approfitto di questo po' di tempo e rispondo alla cara tua del 19 che non è censurata e nemmeno quelle del 20-21-22! Vedi se tu mi avresti scritto, ma del resto hai ragione, amor mio, tu nell’incertezza non hai scritto e hai fatto bene, e unico mio sogno è quello di rifarci quando ne sarà il momento che io anelo con tutta la mia forza e mia dolcezza. Vedo qui questi fiorellini secchi che mi mandasti e io li baciai pensando a voi o mia dolcezza e ti ringrazio sempre del gentile e amoroso pensiero tuo che tanto mi da gioia e consolazione. Vedere queste cose che tu mi mandi o mio amore bello e voluttuoso, se tu sapessi quanto io penso a te e a tutta te e mia sposina bella e cara! Sento che vennero da Chiavari la Raffaellina e Matilde, stà bene, così ve la sarete passata un po' ciarlando, non è vero amore mio bello? Stà bene, quando potrai contraccambiaci loro i miei saluti: - non so ancora nulla di me! Cosa strana, e ora aspetto d’esser libero da questo processo, in ogni modo ho già scritto a papà per inoltrarla a mezzo dell’Onorevole Alessio – in ogni modo ti dirò in merito, e ti terrò al corrente di tutto. – ora amor mio interrompo un momento perché devo andare in tribunale e poi continuerò. Mille bacioni nella tua bocca e su tutto il tuo bello e caro corpo. Mio dolce amore (ore 20) rientro in questo momento dal tribunale e mi hanno fatto aspettare fino adesso e non sono stato ancora interrogato. – Chiudo perché se no la posta parte e non posso inviarti questa mia. Domani spero poterti scrivere di più ti accludo una cartolina coi miei baci – Mille bacioni ai miei cari e un milione di baci a te angelo mio adorato – il tuo tutto Carlo”. 
 
di Antonio Salvatore
 
 

Cartoline ordinarie (seconda parte)

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Inoltre, di tale tipologia di missive, è stata rintracciata una corrispondenza formata da cinque cartoline inviate alla Famiglia Forte di Castelpetroso (Isernia):
 
(timbrata): Posta Militare 3.4.18
Alla Signorina Forte Filomena
Castelpetroso (Campobasso)
 
Caporale Antonio Lubrano
79° Gruppo
51° Batteria
Zona di guerra
“Zona di Guerra 1.4.18
Carissima Filomena voglio farvi sapere la mia ottima salute così spero di voi e della vostra intera famiglia. Vi posso assicurare pure di Innocenzio. Fandovi sapere che ho ricevuto le 5 lire che mi avete mandato io non potrò dimenticarvi il vostro buon cuore che avete di me e non ho parole che mi bastano per ringraziarvi. Sulla mia famiglia non ho avuto nessuna notizia ancora, chi sa come la passano, la speriamo bene. Altro non mi resta che salutarvi di mio vero cuore e aucurarvi ogni bene e fortuna , salutando il vostro marito e la famiglia. Ricevete tanti saluti da Innocenzio, noi due stiamo benissimo sempre insieme. Tanti saluti ai miei amici. Saluti a aucuri di nuovo vostro conoscente Antonio”;
 
(timbrata): Indiprete 9.5.19
Alla Signorina Nicolina Forte
Castelpetroso (Campobasso)
 
Soldato Forte Angelo
Regg.to Lancieri di Firenze 9°
4° Squadrone
Roma
“8.5.1919
Amatissima sorella risponto alla tua cartolina e molto mi consola che godete una buona salute e voi e tutti di famiglia nel mio medesimo tempo vi posso dire anche di me mi trovo in ottima salute e poi volete sapere se qui fanno scioperi sempre che lo vogliono fare e no fanno mai. I miei affettuosi saluti alla mia sorella Filomena e saluti al suo marito e saluti la mia nipote Amelia e suo sposo e fratelli e sorelle. Sono il tuo amato fratello Forte Angelo vi manto tanti saluti a voi e tutta la famiglia ”;
 
 
(timbrata): Roma 10.11.19
Alla Signorina Nicolina Forte
Castelpetroso (Campobasso)
 
Soldato Forte Angelo
Regg.to Lancieri di Firenze 9°
4° Squadrone
Roma
“6.11.1919
Cara sorella ieri ho ricevuto al mio Reggimento e sono agiunte con un bel viagio, sto benone di salute così spero anche di voi e tutti di famiglia. Cara sorella e stata con molta alecrezza quando son venuto ma ora che son partito e stato un po bruto ma non ci pensate perché ormai e termine la guerra e questi giorni mi toccata fare licenza giorni felici questi passano subito cosi vi preco pure a voi di non stare tanto a pensare. Saluto la mia sorella Filomena e suo marito Agostino. Vi saluto di vero cuore pensandovi sempre vostro caro fratello Angelo”;
 
(timbrata): Indiprete 16.5.19
Alla Signorina Nicolina Forte
Castelpetroso (Campobasso)
 
Soldato Forte Angelo
Regg.to Lancieri di Firenze 9°
4° Squadrone
Roma
“Roma 13.5.19
Amatissima mia sorella con molto piacere arrisponto alla vostra cartolina e mi sono conzolato che godete di una buona salute voi e tutta la famiglia, nel medesimo tempo vi posso assi curare anche di me mi trovo in ottima salute. Poi vuole sapere che si fa qui si bistemmia tutti giorni e di più ti farò sapere il mio congedo si allunga tutti i giorni e poi ti fò sapere Palumbo Antonio sera venuto in licenza adesso a cascato a malato e speriamo li passa la frembe. Non mi viene altro che dirti. Arricevete i miei affettuosi saluti a voi e la nostra sorella Filomena e suo marito e figli, saluti la mia nipote e suo moroso. Poi vi manta tanti saluti Antonio e voi e intera famiglia. Il tuo fratello Angelo Forte”;
 
 
(timbrata): Indiprete 15.7.19
Alla Signorina Nicolina Forte
Castelpetroso (Campobasso)
 
Soldato Forte Angelo
Regg.to Lancieri di Firenze 9°
4° Squadrone
Roma
“Roma 15.7.19
Carissima mia sorella con molto piacere arrisponto alla vostra cartolina e mi sono molto conzolato che godete una buona salute colla nostra sorella e il suo marito e i suoi cinque suoi figli e dei vecchi e nel medesimo tempo vi posso dire anche di me e del mio compagno Antonio gode una buona salute. Poi quanto vengo concedato, vi dico io 5 classe angora. Qui fa caldo quasi e peggio delle parti nostre, poi mi fate sapere se avete accominciato a mietere il grano. Qui sono tredici giorni che sono terminato, poi mi fate sapere se e pieno. Poi mi fate sapere la vigna se la porta bene. Poi invio i miei più affettuosi saluti a bacio a te, tanti saluti e bacio alla nostra sorella e tanti saluti al nostro cognato Agostino e suoi figli, tanti saluti alla nostra nipote Amelia suoi fratelli e sorelle, tanti saluti a i vostri suocero e suocera. Per sempre il tuo affezionatissimo fratello Forte Angelo”.
 
di Antonio Salvatore
 
 

Cartoline ordinarie (prima parte)

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Diverse sono anche le cartoline ordinarie recuperate, la prima di queste è scritta da Giuseppe Biasella di Capracotta (Campobasso):
 
(timbrata): Capracotta (Campobasso) 23.7.16
Alla Signora Emma Biasella
Capracotta (Campobasso)
 
“(Ieri mattina è venuto a trovarmi papà col quale siamo stati uniti tutto ieri) Ancona 21 Luglio 1915.
Cara Emma, stiamo bene, quantunque la vita militare sia un po' dura per le privazioni a cui ci stiamo abituando molto lentamente. Non vedo l’ora di avere la nomina. Ancona mi piace sotto tutti gli aspetti. Se ci stanno novità  e lettere importanti comunicale con una lettera. Saluti affettuosi e baci da Ancona, tuo Peppino.
147° Battaglione di Milizia Territoriale – 2a Compagnia”.
 
 
Tra le cartoline ordinarie si riportano 6 cartoline indirizzate al Sottotenente Domenico Rossi, di Campodipietra (Campobasso), assegnato al 124° Reggimento Fanteria:
 
(timbrata): Campodipietra (Campobasso) 10.10.15
Avv. Domenico Rossi
Sottotenente – 124 ° Regg.
Fanteria M. M. I° Battaglione
Zona di Guerra
 
“03/10/15
Affettuosi saluti ed abbracci e baci, Ciccio”.
 
(timbrata): Campodipietra (Campobasso) 11.10.15
Signor Domenico Rossi
Sottotenente – 124 ° Regg.
Fanteria M. M. 1° Battaglione
Zona di Guerra
“10/10/15
Saluti e abbracci dalle tue sorelle”.
 
 
(timbrata): Campodipietra (Campobasso) 13.10.15
Avv. Domenico Rossi
Sottotenente – 124 ° Regg.
Fanteria M. M. 3° Battaglione
Zona di Guerra
 
“10/10/15
Baci ed abbracci dalle tue sorelle”.
 
(timbrata): Campodipietra (Campobasso) 19.10.15
Avv. Domenico Rossi
Sottotenente – 124 ° Regg. Fanteria
M. M. 3a Compagnia
Zona di Guerra
 
“18/10/15
Baci ed abbracci affettuosi dalle tue sorelle”.
 
(timbrata): Campodipietra (Campobasso) 21.10.15
Avv. Domenico Rossi
Sottotenente – 124 ° Regg. 
Fanteria M. M. 3a Compagnia
Zona di Guerra
“20/10/15
Baci ed abbracci affettuosi dalle tue sorelle”.
 
 
(timbrata): Campodipietra (Campobasso) 22.10.15
Avv. Domenico Rossi
Sottotenente – 124 ° Regg. 
Fanteria M. M. 3a Compagnia
Zona di Guerra
 
“Carissimo Minicuccio, ti ritorno i saluti miei a tutta la mia famiglia con l’augurio di saperti sempre in buona salute, e con la preghiera di salutarmi Ro[---], che so di appartenere al tuo Reggimento. Giuseppe Carlozzi”.
 
di Antonio Salvatore
 
 

Cartoline in franchigia (seconda parte)

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Tra le cartoline in franchigia rinvenute, si riportano, di seguito, gli scritti di Raffaele Iacobucci e  di Michelangelo Massarelli, entrambi inviati alla Famiglia Massarelli di Bonefro (Campobasso):
 
 
(timbrata): Posta Militare - 23.7.16
Preg.mo Signore
Giuseppeantonio Massarelli e famiglia
Bonefro (Campobasso) 
 “21-7-916
Carissimo Giuseppeantonio mio fratello Ettore mi comunica la fine del povero Michelantonio! Che dire? Al caduto l’onore imperituro del nostro ricordo tutta la nostra ammirazione; alla famiglia tutta l’espressione sincera dei sentimenti miei affettuosi. Invio a tutti miei saluti.
Raffaele Iacobucci 21-7-916” 
 
 
(timbrata): Posta Militare - 26.10.18
Alla  Signo.ina Carmela Massarelli
 
di Giuseppeantonio
Bonefro (Campobasso) 
13° Fanteria 
8a Compagnia 
Zona di Guerra
“25-6-916
Carissima sorella. Ti scrivo la presente per farti sapere che io sto bene come a voi tutti cara famiglia. Ti raccomando i carissimi figli, in special modo al caro Mario che non poter avere nemmeno la fortuna di conoscerlo. In questo momento che tanto papà col fratello Nicola sono assenti di essere accurata al negozio. Per me tornare fra voi mi sempra molto difficile. Tanti baci alla mamma e a te. Tuo Michelangelo”.
 
 
Ancora una memoria, questa volta di Mario Gentile di Bojano (Campobasso):
 
(timbrata): Posta Militare - 9.9.17
Al Signor Brunetti Michele, Falegname
Bojano (Campobasso) 
 
Gentile Mario
Soldato
9° Artiglieria Fortezza 
101a Compagnia  - 35a Divisione
Zona di Guerra
“Salonicco 8-9-917
Carissimo mastro, oggi ricorrente la festa di pollastrini, il mio paesello, quant’unque mi rattristo tanto lontano, in una vita disgraziata, è [---] alla bella Civita che chi sa in questo momento che sto a scrivere quanti ragazzi e vecchi si trovano li su. Io pel momento sto bene augurandomi sempre tale, qui ho trovato anche il cognato di Giuseppe Colucci che è di Baranello e trovasi a fare il sarto nella compagnia servizio. Il giorno due corrente mese mi venne a trovare il zio Luigino assieme ad Antonio Iannetta. Come vanno gli affari lavoro ce n’è? Italo cosa fa? Vi giungeranno i miei più infiniti saluti alla maestra, bacio ai piccini. Vostro Mario” .
 
 
Una cartolina scritta da Giuseppe Biasella di Capracotta (Campobasso):
 
(timbrata): Capracotta - 24.1.18
Alla Signora Emma Biasella
Capracotta (Campobasso) 
 
 
Biasella Giuseppe
Ten. Veterinario
10° Inferm. Quadrup. 
2a Armata
Zona di Guerra
“Zona di guerra 20 Gennaio 1918
Cara Emma, attendo qualche tua mia, mi raccomando senza punti sospensivi. Aspetto anche il pacco essendomi necessaria la biancheria perché da parecchi giorni il tempo si mantiene sempre pessimo. Guglielmo da quattro o cinque giorni si trova vicino a Bassano. Aspetto qualche suo biglietto almeno, avendo rinunziato per l’enorme distanza che ci divide. Di tutto ciò si può spiegare la sua lagnanza per la mancanza di corrispondenza. Posso riconfermarti che si trova in condizioni buonissime occupando un posto sicuro. Io sto bene in salute. Nulla posso dirti per la licenza dopo quanto ti ho detto nella mia del 18. Saluti a casa. Bacioni ai bimbi. Ti bacio affettuosamente, tuo Peppino ”.
 
 
Infine una cartolina di Ferdinando Barbarani:
 
(timbrata): Posta Militare - 24.1.19
Al Tenente Francesco Barbarani
6° Gruppo cann. da 105
Chiari (Campobasso) 
 
S.Ten. Barbarani Ferdinando
6a Batteria – 2° Gruppo O.P.C. 
Zona di Guerra
“22-I°-919
Carissimo Cecco intendo benissimo come ti meravigli di non aver da tanto tempo mie notizie: io t’ho già scritto che ho dovuto tardare a spedire lettere per assenza di bolli. Ora ti scriverò più spesso. Tanti saluti, Nando”.
 
di Antonio Salvatore