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Controffensiva ucraina lenta ma violenta

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Nelle prime settimane della controffensiva messa in atto dall’Ucraina, i soldati di quest’ultima nazione hanno perso mezzi anche corazzati, tanto che ora si spostano a piedi non con mezzi motorizzati, di conseguenza stando a piedi gli ucraini avanzano più lentamente e infatti sono state conquistate solo 5 delle 60 miglia in cui si dovevano svolgere le varie battaglie. Appunto per questo che ora le perdite ucraine sono diminuite grazie ad un cambiamento strategico basato sull’utilizzo di missili a lungo raggio e artiglieria. Inoltre tra il 15 e il 16 luglio si sono udite delle esplosioni nella regione di Karkiv da parte degli ucraini e a Sebastopoli da parte degli occupanti russi. Dopo l'invasione russa sono stati tantissimi gli sportivi che hanno deciso di difendere concretamente il loro Paese. Tra questi, anche Denys Boreyko, ex campione mondiale e campione europeo juniores di scherma. Boreyko è morto in battaglia il 3 luglio a 34 anni. Il ministro dell’interno ucraino Anton Gerashchenko è stato a comunicarlo, citando la federazione di scherma. «Denys è stato un campione mondiale giovanile ed europeo oltre che un maestro internazionale. Ha fondato il club di scherma Liberte a Dnipro. Intanto droni ucraini sono stati lanciati contro il ponte di Crimea, strategico per il trasporto di truppe russe, causando le solite parole minacciose di Medvedev, il quale definendoli terroristi ha dichiarato: "Quindi è necessario far saltare in aria le loro case e le case dei loro parenti. Cercare ed eliminare i loro complici", ha aggiunto Medvedev, evidenziando la necessità di "distruggere i vertici delle formazioni terroristiche".

di Michele Pio Tremonte