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Sig Sauer vince la gara d'appalto per la produzione di armi della squadra dell'esercito next-generation squad weapons (NGSW) and ammunition

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La Sig Sauer si è aggiudicata il potenziale contratto decennale da 4,5 miliardi di dollari dallo US Army per la produzione di due varianti di armi di squadra di nuova generazione con munizioni comuni da 6,8 millimetri e sistema di controllo del fuoco. Il Dipartimento della Difesa ha rivelato giovedì scorso il valore del contratto a prezzo fisso che copre la produzione delle nuove armi: l' XM5 NGSW (fucile d'assalto) e l' XM250 NGSW Automatic (mitragliatrice di squadra). I fucili sostituiranno la carabina M4/M4A1 e l'arma automatica M249 Squad, ma solo per le squadre di prima linea, mentre i normali ranghi dell'Esercito manterranno le armi in uso. Quindi si avrà una complicazione della logistica, almeno in questa prima fase (un calibro e due nuove armi in più). Sig Sauer fornirà anche pezzi di ricambio, accessori e supporto per gli appaltatori e la società riceverà un ordine di consegna iniziale di 20,4 milioni di dollari per fornire munizioni e armi per i test, ha affermato martedì l'esercito. La produzione infatti dovrà attendere ulteriori valutazione dei primi modelli che entreranno in produzione.
Anche altre filiali militari statunitensi e clienti stranieri potranno acquistare le nuove armi da fuoco attraverso lo stesso contratto. Il premio è stato assegnato dopo un periodo di valutazione e test di 27 mesi che ha consentito ai militari di provare tre prototipi di armi. Gli altri contendenti erano Textron Systems e LoneStar Future Weapons che hanno offerto gli altri prototipi. La Textron ha abbandonato il concorso prematuramente, mentre dopo alcune prove  tecniche del prototipo originale, la General Dynamics ha ceduto il suo progetto a LoneStar Future Weapons, che ha attivamente collaborato con la Beretta BDT per la produzione di serie. Oggi, con l'aggiudicazione alla Sig Sauer, La Lonestar (e la Beretta) sono risultate sconfitte.
Sig Sauer quindi, che già ha "soffiato" alla Beretta nel 2017 il contratto per sostituire la pistola M9 dell'esercito con un nuovo sistema modulare di pistole (M17 e M18), si è aggiudicata un altro importante contratto. 
Sia la XM5 e XM250 sono entrambe armi leggere che potrebbero mitigare il rinculo e fornire miglioramenti delle capacità in termini di letalità, portata e precisione per le forze di combattimento ravvicinate. La caratteristica della nuova arma è la munizione 6,8x51mm tipo Hybrid metallic, rispetto alla innovativa soluzione in tecnopolimeri offerta da Lonestar.
Tali armi avranno maggiore potenza, precisione e letalità rispetto ai 5,56 e 7,62 Nato. Inoltre, viene bocciata la soluzione tipo Bullpup (caricatore dietro, canna più lunga) in favore della configurazione più tradizione e manovrabile. D'altronde, negli USA tale configurazione non era mai decollata. Entrambe le armi saranno integrate con il robusto sistema di controllo del fuoco XM157 prodotto da Vortex Optics, capace di aumentare la precisione e la letalità per la squadra di combattimento. E' dotato di ottica ad ingrandimento variabile ad 1X8, reticolo inciso di riserva, telemetro laser, calcolatore balistico, sensori atmosferici, bussola, Wireless, laser di puntamento funzionante in condizioni di visibilità e a infrarossi e un display digitale in sovrimpressione. A questo punto anche altri eserciti dovrebbero orientarsi verso tale soluzione. L'Esercito italiano potrebbe proporre una versione dell'ARX 200 con tale nuovo calibro, o acquisire nuovi tipi di arma. Attualmente, il Segretariato della Difesa sta valutando Fucili d’assalto multicalibro 5,56×45 mm/.300 BLK e personal defense weapons calibro 300 BLK con relativi soppressori per le forze speciali e nuovi visori notturni per Aeronautica e Marina. 
Nel frattempo la produzione di armi più convenzionali non si ferma affatto: l'Usaf  ha comunicato che sono in fase di consegna nuovi fucili da Designed Marksman da 7,62x51mm in sostituzione di M24 ed anche di M110 utilizzzati da altri reparti, mentre il Dipartimento della Difesa USA in febbraio ha ordinato nuove mitragliatrici M240L (versione 7,62x51Nato) dotate di migliorie tecniche, per 50 milioni di $, con consegne fino al 2027.
 
di Antonio Frate