I dubbi di Berlino sul rifinanziamento del programma Tiger

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Creato Mercoledì, 27 Ottobre 2021 08:56
Ultima modifica il Giovedì, 19 Maggio 2022 11:33
Pubblicato Mercoledì, 27 Ottobre 2021 08:56
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L'elicottero da combattimento franco-tedesco Tiger è stato adottato dai rispettivi eserciti dei due paesi nel 2009. Lo sviluppo iniziò nei primi anni '80 durante la Guerra Fredda. In origine era stato pensato come una piattaforma anticarro in grado di contrastare un'invasione sovietica, per poi mutare in un elicottero d'attacco multiruolo, con diverse varianti in fase di sviluppo per soddisfare le esigenze dei suoi operatori.
Nel maggio 2018 Francia e Germania hanno formalizzato la modernizzazione del Tiger. Il ministro della Difesa francese lo ha definito “una nuova tappa per l'Europa della difesa e del consolidamento della nostra industria”. Già adottato da Francia, Germania e Spagna e Australia, l'Organizzazione europea per la cooperazione in materia di armamenti (OCCAR) ha incaricato i produttori coinvolti nel progetto, ovvero Airbus Helicopters, Thales e MBDA, di svolgere compiti di riduzione del rischio.
L'ammodernamento mira a portare gli elicotteri allo standard Mk3, incentrato sul combattimento collaborativo. Ad esempio, dovrebbe includere il Manned Unmanned Teaming (MUM-T) che consente a un elicottero di controllare un drone. I Tiger delle forze armate francesi sarebbero anche in grado di condividere informazioni con i nuovi veicoli da combattimento in prima linea del programma Scorpion.
Tuttavia, ora sembra che la parte tedesca sia riluttante a vedere l'aggiornamento pianificato andare avanti. Dopo il Consiglio franco-tedesco sulla difesa e la sicurezza tenutosi il 5 febbraio 2021, la cancelliera tedesca Angela Merkel ha affermato che “per il Tiger 3 standard c'è tutta una serie di trattative da condurre, in particolare con Airbus per la parte tedesca".
Il piano di aggiornamento, dal costo di 5,5 miliardi di € è in realtà osteggiato dall'esercito tedesco, il quale lamenta la scarsa disponibilità del velivolo.  Il "Rapporto sulla situazione materiale dei principali sistemi di armamento della Bundeswehr" del 2018 ha rivelato che in media solo 11,6 dei suoi 53 elicotteri Tiger erano operativi. Nel gennaio 2020, il media tedesco Bild ha affermato che il numero è sceso a 8.
A tali lamentele si sono aggiunte quelle del cliente australiano, il quale già nel 2019 ha lanciato una richiesta di informazioni (RFI) per trovare un sostituto del suo Tiger, ed il ministro della Difesa australiano Linda Reynolds ha annunciato l'acquisizione di 29 Boeing Apache dal 2025, al costo di 3,5 miliardi di dollari, per sostituire i 22 Tiger.
La Germania potrebbe ora seguire l'esempio dell'Australia.  “La decisione sembrerebbe già stata presa tramite un FMS [Foreign Military Sales]”, per come riferito dal Ministro della Difesa francese riferito Mars.
Già nel marzo 2020, Shepherd Media ha riferito che "il governo federale tedesco ha chiesto alla sua controparte statunitense informazioni sull'elicottero d'attacco Boeing AH-64 Apache".
A questo punto, va ricordato che Leonardo sta procedendo verso lo sviluppo dell'elicottero d'attacco multiruolo AW 249, che dovrebbe essere presentato per il 2025. Si potrebbe anche tentare di coinvolgere la Germania nel progetto, qualora Berlino non voglia acquistare un prodotto straniero tout-court.
Berlino ha già rifiutato un accordo operativo con la Francia riguardo ai MAWS, gli aerei da pattugliamento marittimi, e ha optato per il Boeing P 8 Poseidon, per sostituire i P 3 Orion, con conseguente dissoluzione del programma franco-tedesco. Inoltre aveva già rifiutato la fornitura degli Atlantic 2, versione aggiornata dei pattugliatori francesi Atlantic.
 
di Antonio Frate