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Disastro ambientale in Israele, una marea nera sulla costa mediterranea

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La peggior catastrofe ambientale degli ultimi dieci anni. Migliaia di volontari sono intervenuti per salvare gli animali e pulire le spiagge. Nel corso di quattro ore sono state raccolte tre tonnellate di catrame. Lo scorso 16 Febbraio un disastro ambientale ha colpito la costa mediterranea israeliana, sommersa da una marea di catrame trasportato dalla corrente e dalle mareggiate. Gravi i danni alla fauna marina, soprattutto tartarughe marine, uccelli e pesci, ritrovati ricoperti dal liquido nero. Il governo ha annunciato il divieto di balneazione, sport marittimi e campeggi, proprio nel giorno di riapertura dopo mesi di chiusura a causa delle restrizioni anti Covid.
La causa della catastrofe ambientale sembra sia riconducibile alla fuoriuscita di greggio da una o più petroliere in navigazione al largo del Mediterraneo, a 50 Km dalla costa israeliana.Secondo varie ipotesi, potrebbe non trattarsi di un incidente ma di uno smaltimento illegale delle acque di lavaggio delle cisterne di petrolio. Per Israele il bisogno di difendere l’ecosistema marino dall’inquinamento è di primaria importanza visto che il Paese ottiene circa il 55% dell’acqua potabile dagli impianti di desalinizzazione.
 
di Sophia Tremonte