Vaccino Johnson&Johnson sospeso in Usa, ritardato il lancio in Europa

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Creato Giovedì, 15 Aprile 2021 15:49
Ultima modifica il Giovedì, 15 Aprile 2021 15:50
Pubblicato Giovedì, 15 Aprile 2021 15:49
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Le autorità sanitarie americane Fda e Cdc chiedono in via precauzionale lo stop immediato alla somministrazione del vaccino J&J per possibile rischio trombosi. In attesa di valutazioni da parte delle autorità sanitarie, l’azienda rimanda le consegne dei suoi vaccini nel Vecchio Continente. La sospensione del vaccino è già attiva negli stati federali, mentre gli altri Stati sono stati esortati a fare lo stesso. La decisione deriva dallo svilupparsi di una rara malattia legata ai coaguli di sangue in 6 donne, di età compresa fra i 18 e i 48 anni, negli Stati Uniti; una di queste è morta, un’altra è stata ricoverata in condizioni critiche. Si tratta evidentemente di casi “estremamente rari” e, come si legge nella nota di Cdc (Centers for Disease Control) e Fda  (Food and Drug Administration),  al momento non è stato ancora attestato che vi sia un legame causale tra la somministrazione del vaccino e lo sviluppo della rara malattia. È altrettanto evidente che i benefici superino i rischi poiché si tratta di soli 6 casi su un totale di 6,8 milioni di dosi somministrate; ciò nonostante la Fda e i Cdc esortano coloro che hanno ricevuto il vaccino ed hanno accusato sintomi sospetti (quali ad esempio forte mal di testa, dolori addominali o alle gambe, o difficoltà respiratorie) a contattare il proprio medico; si legge inoltre nella nota che l’eparina, somministrata generalmente come anticoagulante, potrebbe essere pericolosa in questa circostanza. Frattanto anche il comitato per la sicurezza dell'Agenzia europea dei medicinali sta indagando sulle varie segnalazioni di eventi embolici verificatisi nelle persone che hanno ricevuto il vaccino Johnson&Johnson. In attesa di ulteriori notizie da parte degli Usa è stato però deciso, in via precauzionale, di rimandare la distribuzione dei 200 milioni di dosi attese in Europa. Il ministro della Salute, Roberto Speranza, esorta: “Nei prossimi giorni, appena l’Ema e gli Usa ci daranno notizie più definitive, valuteremo quale sia la strada migliore; tuttavia io penso che anche questo vaccino dovrà essere utilizzato perché è un vaccino importante.”
 
di Francesca Martucci