Embedded Agency >

Crisi di governo in Italia. Mattarella sceglie Draghi

Valutazione attuale:  / 0
ScarsoOttimo 

Giuseppe Conte ha deciso di dimettersi per uscire dallo stallo politico che si è venuto a creare dopo lo strappo di Italia Viva. "Ringrazio l'intera squadra di governo, ogni singolo ministro, per ogni giorno di questi mesi insieme", ha dichiarato rivolgendosi ai ministri giallorossi. Intorno all'avvocato si sono stretti a gran voce i capi delegazione Alfonso Bonafede (Movimento 5 Stelle), Dario Franceschini (Partito democratico) e Roberto Speranza (Liberi e Uguali). Il Cdm, durato 40 minuti, si è chiuso con gli applausi dei presenti. Il premier è poi salito dimissionario alle 12 al Quirinale dove ha conferito con il presidente della Repubblica per circa una mezz'oretta. Successivamente il presidente Mattarella ha deciso di convocare Mario Draghi, ex numero uno della BCE. È a lui che il Capo dello Stato ha conferito l’incarico per formare un governo che faccia fronte con tempestività alle gravi emergenze non rinviabili in mondo da non ricorrere ad elezioni anticipate. Dal 1991 al 2001, Draghi è stato Direttore Generale del Ministero del Tesoro, dove venne chiamato da Guido Carli, ministro del Tesoro del Governo Andreotti VII, su suggerimento di Carlo Azeglio Ciampi, all'epoca governatore della Banca d'Italia. È stato confermato da tutti i governi successivi: Amato I, Ciampi, Berlusconi I, Dini, Prodi I, D'Alema I e II, Amato II e Berlusconi II. In questi anni è stato l'artefice delle privatizzazioni delle società partecipate in varia misura dallo Stato italiano. Formatosi all'Università degli Studi di Roma "La Sapienza" e specializzatosi al MIT di Cambridge, già professore universitario, negli anni novanta divenne alto funzionario del Ministero del Tesoro. Dopo un breve passaggio in Goldman Sachs, nel 2005 venne nominato Governatore della Banca d'Italia, prendendo il posto di Antonio Fazio, divenendo così membro del Financial Stability Forum (Financial Stability Board dal 2009) e del Consiglio Direttivo e del Consiglio Generale della Banca centrale europea nonché membro del Consiglio di amministrazione della Banca dei regolamenti internazionali. Ha ricoperto inoltre l'incarico di Presidente del Financial Stability Forum e del Financial Stability Board. È stato Direttore esecutivo per l'Italia della Banca Mondiale e della Banca Asiatica di Sviluppo. È stato membro del Gruppo dei Trenta. Dal 2011 al 2019 ha ricoperto la carica di Presidente della Banca centrale europea, durante la crisi del debito sovrano europeo, ambito in cui è diventata nota la sua frase del 2012 "Whatever it takes", per indicare che la BCE sarebbe stata pronta a fare tutto il necessario per preservare l'euro.

di Matilde e Sofia Orrino