L'avanzata su Mosul

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Creato Giovedì, 27 Ottobre 2016 20:24
Ultima modifica il Giovedì, 27 Ottobre 2016 20:26
Pubblicato Giovedì, 27 Ottobre 2016 20:24
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Petrolio nelle trincee. Nubi tossiche. Donne e bambini che diventano "scudi umani". Questo è il quadro drammatico della situazione che si presenta nel nono giorno dell' offensiva anti-Isis. I jihadisti, che vedono il nemico sempre più in casa propria, cercano ogni possibile stratagemma per difendersi. Mosul, infatti, città simbolo da cui due anni fa Abu Bakr al-Baghdadi si autoproclamò califfo, è sempre meno nelle mani dei miliziani dell'Isis. La notizia del giorno, difatti, è la liberazione della cittadina di Kramlis da parte dei Peshmerga. Le milizie curde, dopo alcuni giorni di assedio, sono riuscite a riprendere il piccolo centro ad est di Mosul, favorendo ulteriormente l'avanzata lungo la direttrice orientale insieme all'esercito iracheno. L'ultimo obiettivo è quello di riacquisire il controllo sulla parte occidentale, ancora nelle mani dell'Isis. Intanto il bilancio di questa missione, secondo le stime del Ministero degli Sfollati e delle Migrazioni, è di oltre 3300 sfollati provenienti dai centri intorno a Mosul mentre le forze di sicurezza irachene affermano di aver liberato 74 villaggi e città dal controllo dei jihadisti. 772, invece, sono i miliziani dell'autoproclamato califfato che l'esercito afferma di avere ucciso nel corso delle operazioni.

di Pietro Ferretti