Dongfeng 21D, l’arma più potente della Cina

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Creato Martedì, 08 Settembre 2015 12:04
Ultima modifica il Mercoledì, 25 Maggio 2016 22:00
Pubblicato Martedì, 08 Settembre 2015 12:04
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Si è svolta a Pechino una gigantesca parata militare, in occasione del 70° anniversario della vittoria nella Seconda Guerra Mondiale contro il Giappone. Il presidente Xi Jinping inaugurando la parata ha assicurato che la Cina "per quanto forte diventi" non "cercherà mai l'egemonia" sugli altri Paesi, e che il paese ridurrà di ulteriori 300mila soldati l'Esercito di liberazione popolare, che resta comunque il più grande esercito del mondo con 2milioni e trecentomila uomini. Molti leader mondiali hanno deciso di snobbare l'iniziativa, come era accaduto a un'analoga sfilata organizzata da Mosca. E' stato presente invece il presidente russo Vladimir Putin, a testimonianza di un'alleanza politica ed economica sempre più stretta tra i due Paesi. Non sono mancati tanti altri leader di paesi, non tutti in cattivi rapporti con gli Stati uniti e l'Occidente. Come Park Geun-Hye, presidente della Corea del Sud, uno dei due grandi alleati USA in Asia Orientale, ed il presidente ceco Milos Zeman, unico leader di un paese Ue a presenziare alla parata, come in precedenza fatto a quella a Mosca di Putin.  Assente invece l'altro grande alleato di Washington, il Giappone. Sia perché è lo sconfitto della seconda guerra mondiale, sia perché i rapporti tra i due più importanti paesi della regione sono pessimi sia per la contesa territoriale sulle isole Senkaku (Diaoyu per i cinesi), sia per la diverse valutazioni sul conflitto passato, sia infine per la decisione del primo ministro nipponico Shinzo Abe di riformare la sicurezza rafforzando il ruolo delle forze di autodifesa nipponiche con la difesa collettiva con gli alleati, principalmente gli Usa.Xi Jinping ha offerto medaglie ai veterani - cinesi e stranieri - e alcuni di questi, ottantenni e novantenni, hanno partecipato alla parata militare. Poi ha iniziato la serie di incontri bilaterali con i leader presenti a Pechino. In Piazza Tiananmen, durante la parata trasmessa in diretta dalla tv di Stato, hanno sfilato i più sofisticati sistemi d'arma in possesso del paese di fronte al presidente. In un'esibizione di oltre un'ora hanno sfilato ben ventisette corpi dell'esercito e i nuovi mezzi a disposizione delle Forze Armate, l'84% dei quali apparsi in pubblico per la prima volta in assoluto. Oltre 10mila soldati dell'Armata di Liberazione Popolare, con 1.000 uomini di forze straniere amiche.  Nonostante il rallentamento dell'economia nazionale degli ultimi anni, Pechino dedica comunque ingenti fondi all'ammodernamento delle proprie Forze Armate, con un budget per la Difesa che continua ad essere a 2 cifre, in aumento del 10,1% nel 2015, secondo le stime presentate nel marzo scorso. Tra le nuove armi presentate in piazza Tiananmen, i nuovi droni, i missili balistici Dongfeng-21D, chiamati "killer delle portaerei", (montati su enormi camion a 12 ruote, in grado di distruggere un'unità navale con un colpo solo, con una gittata di circa 1400 chilometri), i missili balistici intercontinentali DF-5B, dalla gittata di 15mila chilometri, i più potenti dell'arsenale cinese. Presenti anche i DF-31A, variante aggiornata di un tipo di missile già presentato nel 1999 e i missili balistici a media gittata tra cui i DF-26, noti come i "Guam killer", per la possibilità di raggiungere l'omonima base navale USA nell'Oceano Pacifico, con gittata di quattromila chilometri. Presenti anche gli elicotteri WZ-19, in funzione anticarro e il bombardiere a lungo raggio (3.500 km) H-6K. Verso il termine della parata, il cielo e' stato sorvolato, infine, da 200 aerei da guerra, molti dei quali decollati dalla prima portaerei cinese, la Liaoning, varata nel settembre 2012 (una modifica di una portaerei russa) e dai moderni caccia J-15, "gli squali volanti".

di Antonio Frate