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Autopattuglie straniere per le Forze dell'Ordine

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Il 2015 segnerà un cambiamento rilevante per volanti e gazzelle di Polizia e Carabinieri che finora erano state costruite quasi esclusivamente dall’industria automobilistica italiana. Le prossime auto in dotazione forze dell’ordine saranno fornite del gruppo Volkswagen, vincitore della gara d'appalto con cui fornirà alle forze dell'ordine un totale di 206 vetture, di cui 100 unità andranno alla Polizia di Stato e 106 verranno assegnate a all'Arma dei Carabinieri. Le vetture prescelte saranno le Seat Leon, che circoleranno con sirena e i numeri 113 e 112 impressi sulla fiancata. Il marchio spagnolo è uno dei tanti della casa di Wolfsburg. Tale azienda avrà inoltre diritto ad una posizione privilegiata per la fornitura di altri 3.900 veicoli. Il diritto di opzione del Ministero dell'Interno prevede la possibilità di acquistare dallo stesso Gruppo altre 1.800 vetture per la Polizia e 2.100 per i Carabinieri, per un importo massimo di 184 milioni di euro. Il bando di gara, pubblicato l’8 aprile 2014, aveva già visto l'esclusione di Bmw Italia e Citroen Italia, con Volkswagen Group Firenze spa e Fiat Auto Var srl a contendersi la commessa. L’11 luglio, il ministero dell’Interno ha aggiudicato in via definitiva l’appalto alla Volkswagen che ha presentato l’offerta più conveniente: 43.897 euro (costo che include spese di equipaggiamento, allestimento e manutenzione per 6 anni o 150.000 chilometri) contro i 43.980 euro proposti da Fiat per le Alfa Romeo Giulietta, vettura nazionale costruita a Cassino. Fiat ha presentato ricorso al TAR del Lazio, lamentando irregolarità nelle procedure e nelle forme dell’offerta. Il 26 settembre i giudici del Tar del Lazio, sezione 1a- ter hanno rigettato tale ricorso insieme alla domanda risarcitoria avanzata dalla casa italiana e rinforzando la posizione del gruppo tedesco. Già nel 2010 la Seat aveva fornito 58  Exeo Wagon TDI alla Polizia Stradale. Appena un mese prima della vittorie delle Leon la Polizia di Stato aveva aggiornato il parco auto del Reparto Prevenzione Crimine, con l'acquisto di 189 Lancia Delta 1.6 mj, caratterizzate da nuovi dettagli grafici, come lo stemma del "falco" sul posteriore, e dotate di un dispositivo multimediale per la stesura degli atti e per la stampa dei verbali per il cittadino, e di un collegamento video tra pattuglia e sala operativa. L'aggiudicazione è stata possibile in quanto le Delta, ormai a fine serie, sono state cedute a prezzi particolarmente vantaggiosi. Il sodalizio tra Stato e Fiat è iniziato nel 1914 quando i Carabinieri ricevettero una Fiat Zero. Si pone fine anche alla nota tradizione dell'uso di pattuglie dell'Alfa Romeo, casa costruttrice di berline sportive, di proprietà statale dell'IRI fino al 1984, poi ceduta a Fiat. Le norme sulle gare d'appalto, a questo punto, fanno avanzare un'ulteriore nota polemica: basandosi la gara esclusivamente sul prezzo finale dei mezzi, l'industria nazionale può e potrà risultare spesso soccombente anche per piccole differenze di prezzo, come avvenuto nel caso in esame. Ma una somma di denaro spesa nell'acquisto di prodotti nazionali consente di mettere nuovamente in circolo nell'economia nazionale tali capitali, laddove se spesi all'estero, essi vanno totalmente perduti.

di Antonio Frate