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Russia e Cina chiedono chiarezza sui laboratori Usa
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- Creato Giovedì, 15 Aprile 2021 17:07
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- Pubblicato Giovedì, 15 Aprile 2021 17:07
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Poliziotta uccide afroamericano: incriminata e arrestata
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Oscar 2021, un primo ritorno alla normalità
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La 93° edizione degli Oscar, posticipata di due mesi causa COVID-19, si terrà il 25 aprile al Dolby Theatre di Los Angeles. A partire da questa edizione si è deciso di unire i due premi del sonoro, in un’unica categoria, l’Oscar al miglior sonoro, riducendo così il numero di categorie da 24 a 23. Altre novità riguardano la miglior colonna sonora; per essere candidata, infatti, dovrà includere un minimo del 60% per ciò che concerne la musica originale e l’80% per film di franchise o seguiti. La votazione preliminare, inoltre, da questa edizione, è stata aperta a tutti i membri votanti dell’Accademy. Le candidature sono state annunciate dai coniugi Priyanka Chopra e Nick Jonas nella giornata del 15 marzo 2021; il film che ha ricevuto maggiori candidature è stato Mank, con un numero totale di dieci nomination. Non ci resta che attendere l’illustre notte degli Oscar che rappresenta uno dei primi ritorni alla normalità, in una situazione in cui l’unico sentimento che albeggia negli animi di tutti noi è la speranza.
di Isabel Ulli
Roma ospiterà Euro 2020
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La Uefa ha ufficializzato che Roma rientrerà tra le sedi del maggiore torneo calcistico a livello europeo che avrà inizio quest’estate. Lo Stadio Olimpico di Roma avrà una capacità di almeno il 25% per quanto riguarda gli spettatori, con il rispetto di tutte le norme anti-covid. È stato proprio il presidente del consiglio Mario Draghi a dare il via libera alle richieste dell’Uefa, che in un primo momento non aveva specificato la percentuale di spettatori. La scelta di Draghi ha sorpreso tutti coloro che si aspettavano una decisione sofferta che sarebbe arrivata solo a fine mese. La notizia è stata accolta con entusiasmo anche dalla sindaca di Roma Virginia Raggi, la quale ha commentato sul social-network Twitter: “Una bella vittoria per la nostra città e l’Italia. Le partite si giocheranno allo Stadio Olimpico con gli spettatori in presenza. Siamo pronti ad ospitare questo grande evento internazionale”.
di Matteo De Matteis
Vacanze estive bloccate dal Covid
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Il Mondiale dello scandalo
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Da ormai diverso tempo continuano le proteste nei confronti dell’edizione del 2022 dei Mondiali di calcio assegnati al Qatar. I motivi delle proteste sono le indiscrezioni che arrivano dall'emirato, infatti durante la costruzione degli impianti e delle strutture per i mondiali, migliaia di lavoratori provenienti da paesi vicini hanno perso la vita senza tutele o assistenza sanitaria e molti vedono in questo una violazione dei diritti umani. Recentemente nazioni come Olanda, Norvegia e per ultima la Germania durante le partite di qualificazioni ai mondiali, sono scesi in campo con delle magliette speciali protestando contro questa situazione che sta accadendo in Qatar e sempre più nazioni si stanno unendo a questa protesta. Molti sostengono un boicottaggio di questi mondiali in segno di protesta e anche alcuni giocatori si sono espressi in merito a ciò. Uno su tutti Toni Kross il quale ha chiesto alla FIFA maggior chiarezza nelle prossime assegnazioni dei mondiali poiché i problemi sociali del Qatar erano conosciuti già 10 anni fa.
di Lorenzo Iacocca
Francia, il senato contro l'hijab
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A tacciare di razzismo e islamofobia la Francia sono 3 emendamenti votati in Senato che vietano l’hijab indossato in pubblico dalle ragazze e dalle donne. Secondo il parere di molti senatori francesi, 2/3 dei quali di sesso maschile, per ragioni di laicità il velo fungerebbe da indumento sessista, segno di inferiorità delle donne rispetto agli uomini. Ciò però risulta al quanto contraddittorio dal momento che non sarebbe sessista, se fossero loro a decidere cosa una donna musulmana può o non può indossare. La Francia, che sempre si è fatta portavoce degli ideali di libertà, porge al popolo un aiuto non richiesto, partendo dall’errato presupposto che le donne musulmane siano obbligate a portare il velo. I francesi così vengono animati da manie di protagonismo che mettono in rilievo la loro pozione al punto di considerarsi salvatori di donne giudicate oppresse. Come può una società confondere orribilmente il femminismo con pesanti discriminazioni?
di Lidia Rubortone
Covid, nuovo piano vaccinale in Inghilterra
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L'Università di Oxford ha intrapreso una ricerca per unire AstraZeneca e Pfizer ed una seconda in cui sono compresi anche i vaccini Moderna e Novavax. Ciò è dovuto principalmente sia ai ritardi nelle forniture e sia agli eventi sfavorevoli che hanno bloccato AstraZeneca e Johnson&Johnson. Dunque si sta ipotizzando un radicale cambiamento nella strategia vaccinale: l'unione tra vaccini diversi. Questa ricerca riguarderà gli adulti di età superiore ai 50 anni che hanno ricevuto la prima vaccinazione di Pfizer o AstraZeneca, nelle ultime 8-12 settimane, e successivamente chiamati per ricevere lo stesso vaccino per la seconda dose o una dose dei sieri prodotti da Moderna o Novavax. Naturalmente, i pazienti dovranno effettuare alcuni esami nell'arco di dieci mesi per constatare le risposte immunitarie al vaccino, in base al gruppo a cui appartengono. I risultati saranno evidenti fra il mese di giugno e di luglio, tuttavia si crede che gli esiti della prima fase dello studio si potranno avere già nel mese prossimo. L'obiettivo di tale ricerca è quello di completare il ciclo di immunizzazione in modo più rapido e se si otterranno risultati incoraggianti, verrà approvata la sicurezza e l’incisività per qualunque altra tipologia di vaccino prima che venga somministrato ai pazienti.
di Francesca Carolla
Le 12 nuove croci di Einstein
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Coronavirus: profonde cicatrici per l'economia mondiale
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La pandemia mondiale ha scavato solchi profondi nell’economia di tutto il mondo: in meno di un anno l’intera geografia è stata stravolta, comportando inedite condizioni di lavoro con conseguente crisi per moltissimi settori. La banca mondiale stima che il Covid-19 abbia dato vita ad una delle peggiori depressioni economiche dal 1870. Si sostiene che alla fine del 2021 ci sarà un preoccupante calo del PIL del 90%. Di conseguenza i governi dei principali paesi sono stati portati ad approvare misure di sostegno al reddito di famiglie e imprese. Secondo il Fondo Monetario Internazionale quasi 90 milioni di persone potrebbero scendere sotto la soglia di fornitura di quest’anno, cancellando tutti i progressi degli anni precedenti per ridurre le disuguaglianze e la povertà.
di Nadia Golia
Lutto per la Royal Family
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Nella mattinata del 9 aprile 2021 nel Regno Unito è venuto a mancare il Principe Filippo, Duca di Edimburgo di 99 anni, consorte della Regina Elisabetta II di 94 anni. All’inizio di quest’anno, dopo aver trascorso un mese ricoverato in ospedale per un intervento chirurgico, circa un mese fa è stato dimesso ed è ritornato al Castello di Windsor, dove ha trascorso gli ultimi giorni della sua vita. Per quanto riguarda i funerali, non ci sarà nessuna cerimonia di Stato a differenza di quelli di Lady Diana, ma si svolgeranno privatamente non solo per sua volontà ma anche per le misure previste dalla pandemia. Potranno essere presenti soltanto 30 persone. La cerimonia si terrà sabato 17 aprile. Data anche la condizione di Harry e Meghan, il principe parteciperà al funerale a differenza della moglie. E’ già a Londra ed ha incontrato la Royal Family. William e Harry erano molto legati al nonno per la gentilezza mostrata nei confronti dei rispettivi figli.
di Sabrina Casamassa
Il Canale che unisce il Mondo
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Olimpiadi, Tokyo verso una possibile rinuncia
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Zaki, l'incubo interminabile dietro le sbarre
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Disastro ambientale in Israele, una marea nera sulla costa mediterranea
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Israele verso l'immunità di gregge
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Covid 19, le cure per sconfiggerlo
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Caso Denise Pipitone: la luce del mistero continua a pulsare
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Dopo aver spento i riflettori sul caso Denise-Olesya sono aumentate le segnalazioni della piccola scomparsa il 1º Settembre a Mazara Del Vallo nel lontano 2004. Denise ormai divenuta una donna dopo ben 17 anni è ancora una profonda ferita nel cuore degli italiani. L’accusa e i genitori di Denise hanno sempre sostenuto che Jessica avrebbe rapito per vendetta e gelosia la sorellastra, frutto di una relazione extraconiugale del padre Piero Pulizzi. D’altro canto gli inquirenti, inizialmente, si erano concentrati sulla pista nomade a partire dalla telefonata anonima al padre di Denise fino all’avvistamento da parte di una guardia giurata a Milano, di una bambina molto somigliante alla piccola di Mazara del Vallo in compagnia di un gruppo nomade. Ma quella bambina e quella donna che era con lei non furono mai più rintracciate. Il giallo di Denise continua e proprio nelle ultime ore è emersa un'altra pista, forse ancora più flebile di quella russa. Diversi indizi fanno atterrare le indagini a Màlaga, dove una 20enne avrebbe un rapporto oscuro con la famiglia ma soprattutto una grande passione per la cucina italiana. A questo si sarebbe aggiunta anche la forte somiglianza tra la giovane spagnola e le ricostruzioni del viso di Denise in età adulta. La notizia è giunta alla madre di Denise Piera Maggio e al suo legale Giacomo Frazzitta ma probabilmente la ragazza spagnola avrebbe già smentito tutto. Le ricerche e le indagini sulle varie piste continueranno ad andare avanti. Si riuscirà a colmare il vuoto e il dolore della pervicace mamma Piera?
di Alessia Borrillo
Vaccino Johnson&Johnson sospeso in Usa, ritardato il lancio in Europa
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La Ever Given costa al mondo 67,2 miliardi di dollari
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Federica Pellegrini centra la quinta olimpiade
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- Creato Giovedì, 08 Aprile 2021 17:48
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A fine luglio si svolgeranno le Olimpiadi di Tokyo rimandate lo scorso anno a causa della pandemia. In campo natatorio Federica Pellegrini si è qualificata per la quinta volta alle olimpiadi con il tempo di 1’56”69 ai campionati italiani svolti pochi giorni fa. Grazie ai tempi ottenuti agli ultimi assoluti di nuoto di Riccione, la campionessa proverà ancora una volta a competere con i migliori per riprendersi lo spazio nell'Olimpo dei più forti di sempre anche a 32 anni, età in cui molti campioni avevano già salutato il nuoto, ritirandosi. Invece, la Divina, è pronta ad una nuova rivincita sportiva e personale, anche dopo la paura di non farcela a causa del Covid: qualche giorno di meritato riposo, poi, il programma che la spingerà in vasca fino a Tokyo. Per una campionessa assoluta che è riuscita nell'ennesima impresa delle qualificazioni olimpiche, la strada potrebbe anche sembrare in discesa da qui alla prossima estate ma non sarà così. Servirà una preparazione completamente differente da quella degli anni passati, non solo per l'età ma anche perché si arriva da un paio di stagioni stravolte dalla pandemia, dove calendari e ritmi sono cambiati ripetutamente. L'obiettivo principale adesso è l'Olimpiade dove la concorrenza si prospetta spietata e non ammetterà distrazioni né ritardi di preparazione. Emma McKeon si presenta con un perentorio 1'55″56 e Ariarne Titmus con un 1'55″93 mentre Sobhan Haughey 1’55”81. La cinese Wang Junxuan ha fermato il cronometro su 1'54″70, altro tempo che balza all'attenzione generale, come l'età di queste nuotatrici: tutte ventenni. E Federica? Classe 1988 si presenta con un 1'56″69 ottenuto nella vasca di Riccione, un tempo che non la pone sul podio ma che di certo rappresenterà per la campionessa veneta l'ennesimo trampolino di lancio. “Alle Olimpiadi ci deve arrivare con serenità”, commenta il suo coach Matteo Giunta. “Ovvio che l’età dice 32 anni, sarà già difficile entrare in finale per lei. Ma una delle forze di Federica è che non si accontenta mai…” Continua Matteo Giunta: “Oramai non è più una novità che i 200 stile libero siano diventati negli ultimi anni una gara dai livelli incredibili, sia per il numero di punte di diamante sia come livello medio in generale. E’ una gara dove sarà già un successo essere tra le migliori 8 del mondo. Federica in questi giorni deve rilassarsi, recuperare, cercare di godersi questa qualificazione. La prossima settimana riprendiamo il lavoro tra Verona e i collegiali in altura, il primo sarà subito a Livigno. A metà maggio ci sono gli Europei a Budapest. Step by step, insomma. Successivamente, tra tre mesi, vedremo se gli allenamenti saranno andati bene, se lei sarà riuscita a fare un percorso netto senza intoppi fisici. A giugno valuteremo a che punto saremo e capiremo come affrontare questa Olimpiadi”.
di Matilde e Sofia Orrino
Le 10 donne che hanno fatto la storia
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- Creato Giovedì, 04 Marzo 2021 19:24
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Tra pochi giorni è la Festa delle Donne molte delle quali hanno fatto la storia dell'umanità. Ne abbiamo selezionate 10.
Rita Levi Montalcini è stata la prima a scoprire e identificare il fattore di accrescimento della fibra nervosa (NGF), per la quale ha vinto il premio Nobel per la Medicina. Nel 2001 è stata nominata senatrice a vita “per aver illustrato la Patria con altissimi meriti nel campo scientifico e sociale”.
Marie Curie è stata una delle scienziate più importanti di sempre Vissuta tra il 1867 e il 1934. La scienziata ha avuto un ruolo di prim'ordine nel campo della fisica e della chimica, studiando fin da giovanissima le sostanze radioattive. Il suo impegno la portò a diventare la prima insegnante donna della Sorbona. A Marie Curie attribuiamo la scoperta del polonio (così chiamato proprio in onore della Polonia, la sua terra) e il radio, ma non ne registrò i brevetti, per lasciare il suo sapere a disposizione della comunità scientifica. Fu l’unica donna al mondo a vincere due Nobel, in due campi diversi: il Nobel per la Fisica nel 1903 e per la Chimica nel 1911. Purtroppo Marie Curie deve alla radioattività il suo successo ma anche la sua morte: la scienziata morì di anemia aplastica nel 1934.
Federica Pellegrini è una nuotatrice italiana specializzata nello stile libero. In questa specialità è la primatista mondiale in carica nei 200 m, ed europea nei 400 m. Considerata la più grande nuotatrice italiana ed una delle più forti e longeve di sempre, in carriera ha preso parte a quattro rassegne olimpiche: la prima nel 2004 quando, solo sedicenne, conquistò la medaglia d'argento nei 200 m stile libero divenendo all’epoca la più giovane atleta italiana a salire su un podio olimpico individuale. Quattro anni dopo, ai Giochi di Pechino vinse in quella stessa gara la medaglia d'oro regalando all'Italia il primo successo olimpico femminile nella storia del nuoto. Ai mondiali di Melbourne 2007 infranse il primo degli 11 record del mondo da lei stabiliti in carriera. Fu campionessa iridata dei 200 m e 400 m stile libero sia nel 2009 sia nel 2011, diventando la prima nuotatrice capace di vincere consecutivamente il titolo in entrambe le distanze in due diverse edizioni della manifestazione. Ai campionati del mondo è anche l'atleta più vincente in una stessa gara grazie ai 4 ori, 3 argenti e 1 bronzo conquistati in otto diverse edizioni: dalla rassegna di Montréal 2005 a quella di Gwangju 2019, infatti, è sempre salita sul podio nei 200 m stile libero.
Margherita Hack è stata una delle menti più brillanti della comunità scientifica italiana contemporanea. Ha condotto studi importantissimi nell’ambito dell’astrofisica. Prima donna a dirigere un osservatorio astronomico in Italia, ha contribuito alla divulgazione della materia e alla ricerca con lo studio e la classificazione di diverse categorie di stelle.
Amelia Earhart è stata una pioniera del volo: la prima donna pilota ad attraversare l’Atlantico in solitaria e in assoluto la prima persona ad aver sorvolato sia sull’Atlantico che sul Pacifico.
Marilyn Monroe è stata inserita dall’American Film Institute al sesto posto nella lista delle più grandi star femminili di sempre. Vissuta tra il 1926 e il 1962, fu anche cantante, modella e produttrice cinematografica.
Margaret Thatcher, soprannominata la Lady di Ferro, è stata una delle grandi donne della storia, fra le più importanti e influenti che abbiano mai calcato la scena politica. Con il suo piglio deciso ha guidato il Regno Unito dal 1979 al 1990, prima donna a ricoprire una carica così importante. Leader del partito conservatore, ha accompagnato il suo Paese attraverso profondi cambiamenti con una politica in bilico tra liberismo e conservatorismo.
Madre Teresa di Calcutta che con il suo lavoro instancabile tra le vittime della povertà ha ottenuto il Premio Nobel per la Pace nel 1979.
Valentina Tereskova è stata la prima donna a viaggiare nello spazio, aprendo la strada a tutte le altre donne astronaute.
Emmeline Pankhurst è la donna che ha fondato la Women's Social and Political Union combattendo una durissima battaglia in Occidente per i diritti delle donne.
di Matilde e Sofia Orrino
La strage di Pontelandolfo
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- Creato Giovedì, 18 Marzo 2021 18:54
- Ultima modifica il Giovedì, 18 Marzo 2021 19:31
- Pubblicato Giovedì, 18 Marzo 2021 18:54
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Il grazioso borgo medievale in provincia di Benevento è tristemente noto agli storici e appassionati di storia risorgimentale, per i fatti di sangue avvenuti nei giorni d’agosto nell’estate del 1861. Il giorno della festa del patrono, il 7 agosto, durante la processione, irruppero nella scena religiosa un gruppo di briganti. Appoggiati dall’arciprete don Epifanio De Gregorio, i reazionari diedero vita ad una dura sedizione, inneggiando al ritorno del re Francesco II. Il casus belli della rappresaglia avvenne quattro giorni più tardi l’11 agosto, quando a Casalduni, poco vicino da Pontelandolfo, furono uccisi in un’imboscata, 45 bersaglieri del nuovo esercito italiano, comandati dal tenente Bracci. Erano stati inviati dal colonello Negri per una perlustrazione e avere conferma e informazioni sulla rivolta in atto. La punizione non tardò ad arrivare contro i comuni e infatti, qualche giorno dopo, il generale Cialdini diede l’ordine: «che di Pontelandolfo e Casalduni non rimanesse che pietra su pietra» Contro Casalduni fu incaricato l’ufficiale Melegari, mentre la marcia su Pontelandolfo fu affidata al colonnello Negri. Tutto era pronto e il 14 agosto 1861 partirono per la missione. A Casalduni, l’ufficiale Melegari, trovò nient’altro che un paesino abbandonato perché gli abitanti erano stati avvisati dal sindaco e rifugiati tra i monti. A Pontelandolfo invece fu la strage più totale e i civili vennero colti nel sonno. Improvvisamente esplose l’ordine d’assalto in raffiche di fucili, in furibonde scorrerie, vennero abbattute le porte e le finestre. La sparatoria non risparmiò nessuno: caddero sotto i colpi giovani e vecchi, donne e fanciulle. C'è chi uscì dalle case professando la propria innocenza e chi cercò di difendere i più piccoli e le donne. Fu un’azione costellata di assassinii, violenze, sopraffazioni, razzie. La città fu praticamente rasa al suolo, ci furono solo corpi e case che bruciarono fino alle prime luci dell’alba. L’indomani il Giornale ufficiale di Napoli, il 16 agosto del 1861, rese pubblico il dispaccio telegrafico con il quale Negri informava Cialdini che «ieri, all’alba, giustizia fu fatta per Pontelandolfo e Casalduni» Nel tempo si è cercato di dare una dimensione al numero di vittime dei tre episodi: per la sommossa a Casalduni del 7 agosto le fonti dell'epoca sono discordi e accennano, nei diversi casi, a un ferito o a un morto, oppure ancora a un morto e un ferito, e i nomi delle vittime comunque non coincidono. Nell'episodio della ricognizione dei militari dell'11 agosto i dati ufficiali parlano invece di quarantadue o quarantacinque caduti fra le fila dell'esercito. Per quanto riguarda l'episodio della rappresaglia a Pontelandolfo e Casalduni del 14 agosto il numero delle vittime civili è stato fissato fra le 13 e i 17, il numero di almeno 13 vittime è stato accertato in base a una ricerca documentaria effettuata dallo storico locale Davide Fernando Panella, ricerca che si basa sulla lettura dei registri parrocchiali della chiesa della Santissima Annunziata, annotati dal canonico Pietro Biondi e dal canonico Michelangelo Caterini (firmatario degli atti di morte): 12 persone (undici uomini e due donne) sarebbero morte il giorno stesso della strage (dieci direttamente uccisi e due nel rogo delle case) e una tredicesima sarebbe morta il giorno seguente. Nel 2016 venne scoperta una lettera d'epoca datata 3 settembre 1861, pubblicata sulla rivista Frammenti del Centro culturale per lo studio della civiltà contadina nel Sannio di Campolattaro. L'autrice della lettera era la signora Carolina Lombardi, di Pontelandolfo, sposata con don Salvadore Tedeschi, speziale in Compolattaro, che riferisce che «nel conflitto perirono circa 13 persone» confermando dunque la veridicità della ricerca svolta da padre Davide Fernando Panella. Per altri storici le vittime furono 400 mentre per lo scrittore Pino Aprile si possono ipotizzare ben 1000 morti, a cui bisogna aggiungere quelli dei mesi precedenti per le ferite riportate.
di Matilde e Sofia Orrino
Crisi di governo in Italia. Mattarella sceglie Draghi
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- Creato Giovedì, 04 Febbraio 2021 18:53
- Ultima modifica il Giovedì, 04 Febbraio 2021 18:59
- Pubblicato Giovedì, 04 Febbraio 2021 18:53
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Giuseppe Conte ha deciso di dimettersi per uscire dallo stallo politico che si è venuto a creare dopo lo strappo di Italia Viva. "Ringrazio l'intera squadra di governo, ogni singolo ministro, per ogni giorno di questi mesi insieme", ha dichiarato rivolgendosi ai ministri giallorossi. Intorno all'avvocato si sono stretti a gran voce i capi delegazione Alfonso Bonafede (Movimento 5 Stelle), Dario Franceschini (Partito democratico) e Roberto Speranza (Liberi e Uguali). Il Cdm, durato 40 minuti, si è chiuso con gli applausi dei presenti. Il premier è poi salito dimissionario alle 12 al Quirinale dove ha conferito con il presidente della Repubblica per circa una mezz'oretta. Successivamente il presidente Mattarella ha deciso di convocare Mario Draghi, ex numero uno della BCE. È a lui che il Capo dello Stato ha conferito l’incarico per formare un governo che faccia fronte con tempestività alle gravi emergenze non rinviabili in mondo da non ricorrere ad elezioni anticipate. Dal 1991 al 2001, Draghi è stato Direttore Generale del Ministero del Tesoro, dove venne chiamato da Guido Carli, ministro del Tesoro del Governo Andreotti VII, su suggerimento di Carlo Azeglio Ciampi, all'epoca governatore della Banca d'Italia. È stato confermato da tutti i governi successivi: Amato I, Ciampi, Berlusconi I, Dini, Prodi I, D'Alema I e II, Amato II e Berlusconi II. In questi anni è stato l'artefice delle privatizzazioni delle società partecipate in varia misura dallo Stato italiano. Formatosi all'Università degli Studi di Roma "La Sapienza" e specializzatosi al MIT di Cambridge, già professore universitario, negli anni novanta divenne alto funzionario del Ministero del Tesoro. Dopo un breve passaggio in Goldman Sachs, nel 2005 venne nominato Governatore della Banca d'Italia, prendendo il posto di Antonio Fazio, divenendo così membro del Financial Stability Forum (Financial Stability Board dal 2009) e del Consiglio Direttivo e del Consiglio Generale della Banca centrale europea nonché membro del Consiglio di amministrazione della Banca dei regolamenti internazionali. Ha ricoperto inoltre l'incarico di Presidente del Financial Stability Forum e del Financial Stability Board. È stato Direttore esecutivo per l'Italia della Banca Mondiale e della Banca Asiatica di Sviluppo. È stato membro del Gruppo dei Trenta. Dal 2011 al 2019 ha ricoperto la carica di Presidente della Banca centrale europea, durante la crisi del debito sovrano europeo, ambito in cui è diventata nota la sua frase del 2012 "Whatever it takes", per indicare che la BCE sarebbe stata pronta a fare tutto il necessario per preservare l'euro.
di Matilde e Sofia Orrino