Embedded Agency >

Temi globali

Tentata strage a Macerata, Traini condannato a 12 anni

Valutazione attuale:  / 0
I Giudici della Cassazione hanno inflitto a Luca Traini una pena di 12 anni di detenzione con l’aggravante dell’odio razziale, oltre al pagamento del risarcimento ai feriti e alle parti civili, tra cui il comune di Macerata e la struttura territoriale del Pd. Il giovane si è reso protagonista a Macerata, il 3 febbraio 2018, di un avvenimento di cronaca per aver esploso alcuni colpi d’arma da fuoco che hanno ferito 6 persone di colore di età compresa tra i 20 e i 32 anni. Il ragazzo all'epoca dei fatti affermò di aver commesso il gesto per vendicare Pamela Mastropietro, vittima di omicidio volontario aggravato dalla violenza sessuale, vilipendio, distruzione ed occultamento di cadavere provocati da Innocent Oseghal, il 29 gennaio 2018. In seguito si scoprì, che il giovane aveva pianificato di andare in Tribunale per uccidere l’autore del brutale crimine, ma poi cambiò idea e decise di colpire soggetti dalla pelle scura. Da qualche tempo in Italia si è riacceso un odio xenofobo, forse mai sopito, contro soggetti dalla pelle scura e di diverso orientamento sessuale che non scomparirà mai finché  non si capirà che siamo tutti uguali, a prescindere da tutto.
 
di Domenico Pio Abiuso
 

Dopo l'ambasciatore Attanasio muore anche anche il magistrato che indagava sull'omicidio

Valutazione attuale:  / 0

Martedì sera è stato ucciso in un’imboscata da uomini armati, William Assani, il Magistrato che indagava sull’omicidio dell’Ambasciatore italiano nel Paese africano, Luca Attanasio, del Carabiniere della scorta, Vittorio Iacovacci e dell’autista, Mustafa Milambo, avvenuto nel nord della regione del Kivu il 22 febbraio scorso. Il delitto del funzionario è avvenuto sullo stesso tratto viario (Rutshuru-Goma) che percorreva Attanasio e il suo staff per recarsi a visitare un programma di distribuzione di cibo nelle scuole. Da una settimana il Procuratore era ritornato da Goma, città congolese situata nella parte orientale dello Stato, dove aveva partecipato ad una serie di incontri con gli inquirenti impegnati nell’inchiesta inerente il decesso di Attanasio, Iacovacci e Milambo. Il portavoce della Polizia ai quotidiani locali ha affermato: “Avevano messo un posto di blocco sulla carreggiata, quando hanno visto le jeep militari hanno iniziato a sparare”.

di Domenico Pio Abiuso

 

Agguato in Congo, commando uccide Ambasciatore italiano, carabiniere della scorta ed autista

Valutazione attuale:  / 0

Il tragico fatto di cronaca è accaduto ieri mattina nella Repubblica democratica del Congo, nel nord della regione del Kivu. L’ambasciatore italiano nella Nazione, Luca Attanasio, il carabiniere, Vittorio Iacovacci e il loro autista, Mustapha Milambo, sono stati assassinati in un’imboscata da sei guerriglieri mentre si recavano a visitare un programma di distribuzione dell’Onu di cibo nelle scuole. Secondo la ricostruzione degli avvenimenti, il conducente della vettura dove viaggiavano il diplomatico e il militare sarebbe stato freddato immediatamente, invece Attanasio e Iacovacci sarebbero stati rapiti e portati nella foresta dove sarebbero stati colpiti mortalmente. La notizia si è diffusa ben presto in Italia, dove ha lasciato attonita l’opinione pubblica del nostro Paese. Cordoglio alle famiglie dei tre malcapitati dalle Istituzioni italiane che parlano di lutto per questi servitori dello Stato. La Presidenza del Consiglio dei Ministri ha ordinato l’esposizione a mezz’asta della bandiera italiana e di quella europea nelle Sedi istituzionali e negli uffici pubblici. Intanto la Farnesina ha chiesto all’Onu un dossier dettaglio sull’uccisione dei tre uomini per fare piena luce sull’accaduto.

di Domenico Pio Abiuso

 

Attentato in Svezia, probabile matrice terroristica

Valutazione attuale:  / 0

Ieri alle 15.00 a Vetlanda, una città di 12.691 abitanti nel sud del Paese, un ragazzo del posto di 20 anni già noto alla giustizia per reati minori, armato di coltello, si è scagliato contro i passanti ferendone 8, di cui 3 in modo gravissimo. Gli accoltellamenti sono avvenuti in cinque diversi punti dell’agglomerato abitativo. In seguito l’aggressore è stato neutralizzato da un poliziotto con un colpo di pistola alla gamba. Il giovane, trasportato in ospedale, non è in gravi condizioni e sarà interrogato al più presto dall’ Autorità giudiziaria. Al momento restano ignoti i motivi che ha mosso la mano dell’adolescente a compiere un gesto così efferato. Gli investigatori propendono nel ritenere che si sia trattato di un atto terroristico, anche se per ora il capo d’imputazione è tentato omicidio. Il Primo Ministro svedese, Stefan Lofven, alla stampa ha dichiarato: “Esorto tutti ad inviare un pensiero alle persone colpite dalla violenza e agli uomini e alle donne dell’assistenza sanitaria, della polizia che lavorano per prendersi cura dei feriti”. Nello Stato del nord Europa l’allerta antiterrorismo è massima, in quanto già preso di mira in passatp dalle organizzazioni estremiste: nel dicembre 2010 Stoccolma fu vittima di due esplosioni, che causarono 1 morto e 2 feriti. In quell’occasione si trattò di un atto suicida, preceduto da minacce nelle quali si disapprovava la presenza di contingenti militari svedesi in Afghanistan; nell’aprile 2017, sempre nella capitale, un richiedente asilo uzbeko uccise 5 persone investendole con un camion rubato. Il terrorista disse di aver agito per vendicare la guerra degli occidentali contro l’Isis.

di Domenico Pio Abiuso

 

Usa, scontri a Washington. Una democrazia ferita

Valutazione attuale:  / 0

Nella giornata di ieri gli Stati Uniti d’America hanno vissuto la giornata più nera per la loro democrazia. Dopo che il Presidente uscente, Donald Trump, aveva bollato il neo presidente eletto, Joe Biden, come illegittimo, migliaia di sostenitori del 45° Presidente degli USA hanno assaltato il Parlamento a Washington e forzato il cingolo di sicurezza a protezione di Camera e Senato. Da qui ne è scaturito un conflitto a fuoco con la morte di 4 persone e il ferimento di decine di presenti, tra cui numerosi agenti di Polizia. Deputati e senatori hanno interrotto lo svolgimento di autenticazione della vittoria di Joe Biden e sono stati portati in un luogo sicuro dagli addetti alla sicurezza. Le Forze di Polizia per disperdere i facinorosi hanno lanciato gas lacrimogeni e solo dopo le 23.00 (ora italiana) sono entrate nel Palazzo del Congresso annunciando: “L’edificio ora è in sicurezza”.  Condanna unanime dell’incursione al cuore delle Istituzioni americane da parte della quasi totalità dei Capi di Stato. L’ex Presidente, Barack Obama, ha commentato: “La violenza è incompatibile con l'esercizio dei diritti politici e delle libertà democratiche”. Il Premier italiano, Giuseppe Conte: “Non vediamo l'ora di lavorare assieme al Presidente Biden e alla vice Presidente Kamala Harris per promuovere insieme un'agenda globale di crescita, sostenibilità e inclusione”.  La Russia, attraverso il portavoce del Ministero degli Esteri, Maria Zakharova, ha espresso le sue considerazioni: “Attiriamo l'attenzione sul fatto che il sistema elettorale negli Stati Uniti è arcaico, non soddisfa i moderni standard democratici, crea opportunità per numerose violazioni e i media statunitensi sono diventati strumento di lotta politica". Oggi Mike Pence, vicepresidente degli Stati Uniti dell’amministrazione Trump, ha annunciato formalmente la vittoria di Joe Biden alle elezioni dello scorso 3 novembre, affermando: “Non avete vinto, la violenza non vince mai. Hanno tentato di fermare la nostra democrazia ma hanno fallito”.

di Domenico Pio Abiuso