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Tecnologie di guerra

Programmazione Difesa italiana 2013-2015

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Programmi satellitari. a) Multinational Geospatial Coproduction Program, MUSIS; b) CSG ( MUltinational Space–based Imaging System ‐ COSMO‐SKYMED Second Generation),  c) OPTSAT 3000, Piano Spaziale della Difesa.

Mezzi terrestri. 1) Completamento del programma VBM 8x8, per l'approvvigionamento di 249 veicoli in versione combat, combat support e posto comando. 2) VTLM. Programma di acquisizione di 479 VTLM Lince in versione A1 a protezione migliorata. Tali mezzi saranno anche digitalizzati, come avvenuto per il Freccia, il primo mezzo digitalizzato dell'EI. 3) Mezzi specialistici del Genio da impiegare in varie operazioni, tra cui rimozione di ordigni improvvisati (IED). 4) Ambulanze Protette. Programma relativo all’acquisizione di 16 veicoli protetti ambulanza VTMM (Veicolo da Trasporto Medio Multiruolo) per le esigenze di operazioni fuori dai confini nazionali. 5) VTMM. Programma di acquisizione di 40 VTMM (veicolo tattico medio multiruolo) per la bonifica delle strade da ordigni nascosti. 6) Autocarri tattici. Programma per l'acquisizione di 149 autocarri tattici ACTL 4x4 e 6x6 con cabina protetta con protezione balistica e anti RC‐IED (Radio Controlled Improvised Explosive Device ).

Mezzi navali. 1) Fregate FREMM (fregate europee multimissione). Confermato l'ordine di 10 fregate di tale nuova categoria nei prossimi anni. (si avrà l'ammodernamento di 4 Classe Maestrale per sopperire alle esigenze attuali, in attesa della consegna di tutte le nuove unità, che richiederà vari anni). 2) Programma USSP.  Programma relativo all'acquisizione ed al supporto logistico iniziale di n. 1 Unità multiruolo di Supporto Subacqueo Polivalente (U.S.S.P.) che  sostituirà la Nave Anteo, per il soccorso ai sommergibili ed il supporto alle operazioni delle Forze Speciali, nonchè per la ricerca idro‐oceanografica con la dotazione complementare di un minisommergibile. 3) Sommergibili. Si conferma l'ordine per 2 nuovi U 212, in aggiunta al Todaro e Scirè già consegnati.

Aeromobili. 1) Si conferma il programma Eurofighter; 2) il programma Tornado MLU (middle life upgrade); 3) il programma di sviluppo e aggiornamento dei velivoli da trasporto C 130 j, denominati “Global Project Arrangement, Block Upgrade 7.0 e 8.1” e "Capability Management Updates ‐ C.M.U.". Il completamento dell'implementazione del Block Upgrade è previsto per il 2016. 4) Programma Kc 767. Confermato il programma di acquisizione e supporto dei 4 aerorifornitori Kc 767, di cui ne è stato consegnato finora 1. 5) Programma pattugliatori marittimi. Sono stati confermati i pattugliatori  P-72 (Atr 72 da pattugliamento) come soluzione ad interim (ma alcuni ritengono che potrebbe essere una soluzione definitiva, in luogo dei P-8 americani, più costosi). 6,7) Confermati i programmi di acquisizione e manutenzione di M 346 e C 27j. 8, 9,10) Si conferma il programma F 35 JSF, il programma NH 90 per AVES e Aviazione di Marina,  AW 101 per Aeronautica (C-sar) e Av. di Marina. 11) Data la conferma anche per gli ICH 47 F, i nuovi elicotteri da trasporto pesante che sostituiranno i vetusti CH 47 C. 12) A 129 Mangusta: su tali mezzi debuttano i missili Spike, che finora erano stati acquisiti in piccole quantità per la prova. Con essi i velivoli verranno dotati degli strumenti per l'acquisizione dei bersagli. Non si parla invece della sostituzione dei motori RR Gem con nuove unità (i T 129 turchi utilizzano i Cts 800 da circa 1300 cv/s).

 

Missili. Oltre ai Meteor, Iris-t, Aster si conferma la prosecuzione del programma ATBM Mead, da cui si è ritirato invece il partner americano, e che nelle nostre forze di difesa si va a sovrapporre ai missili Aster.  Si all'acquisizione degli AARGM Harm 88 E, l'ultima evoluzione del missile antiradar, nonchè del citato programma Spike Lr, Er (long range, extendet range), che dovrà equipaggiare anche le truppe di terra, oltre agli A 129.

 

Sistema d'arma e materiali d'armamento.

 

1) Procede l'acquisizione dei siluri MU 90 e delle torrette remotizzate e ralle protette e per veicoli Lince, oltre a vari dispositivi di protezione e armamento, tra cui il radar controfuoco, per la protezione delle forze in teatro operativo. 2) Munizioni Vulcano da 127 e 155m in collaborazione con Olanda e Spagna, missili Davide a corto e cortissimo raggio, mezzi ed equipaggiamento per gruppi anfibi, small diameter bombs, il direct infrared counter measure ( un programma di difesa per velivoli da trasporto). 3) Siluri pesanti per sommergibili U 212 (tipo Black Shark); 4) aggiornamento per MLRS (lanciarazzi multiplo) con nuovo munizionamento a guida GPS in luogo delle bombe a grappolo vietate dalla Convenzione di Oslo, nuovi mortai da 81 mm,  con sistema di controllo del fuoco (si sta avviando la dismissione dei Brendt da 120mm); acquisizione di munizionamento (in maggiori quantità di 7,62mm NATO).

Sistemi C4 di controllo (interforze, terrestre, navale e aereo),  nuovi radar, TUAV (a controllo remoto), Forza NEC (il programma di digitalizzazione della componente terrestre).

Procede il programma relativo alla “realizzazione di prototipi Software Defined Radio Nazionale (SDR‐N)” propedeutico all'avvio del programma ESSOR (European Security Software Radio ); il  programma relativo alla “acquisizione del velivolo JAMMS/CAEW‐BM&C” allo scopo di dotare lo strumento militare di una piattaforma che garantisca la scoperta in profondità della minaccia aerea e contemporaneamente sia in grado di fornire capacità di Comando e Controllo aeroportata; il  programma relativo al conseguimento da parte del Comando NRDC‐ITA della capacità di condurre, in un ambiente multinazionale (Combined) e interforze (Joint), Smaller Joint Operations Land Heavy , come richiesto dalla NATO Force

 

Vari programmi. Tra i vari programmi, spunta l'attenzione all'ambiente, con un programma di bonifica dei poligoni militari, di cui si è molto parlato.

Come si può vedere, non ci ravvisano novità per i "malati" della nostra difesa, i carri pesanti (gli Ariete non avranno ancora modifiche, e ne è prevista una dismissione di circa 50 per il 2018, mentre i Leopard 1 sono ormai a fine servizio). Gli Ifv Dardo rimangono in servizio così come sono, senza alcuni miglioramenti (sarebbero necessari, se confrontati a mezzi stranieri), insieme a numerosi  Vcc 1 Camillino e Vcc 2 (M 113 modificati in funzione IFV),  mentre sono in dismissione gli M 113 basici. Ci vorrà ancora tempo per vedere in servizio i nuovi Vba (oggi le forze anfibie dispongono di soli 18 AAV7 e 24 Vcc 2, questi ultimi non anfibi). Non si hanno informazione per i fucili ARX 160 Heavy.

 

di Antonio Frate

 

 

L’India e il varo della Vikrant

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La prima portaerei indiana INS Vikrant è stata varata il 12 agosto 2013 nella città di Kochi, nello Stato del Kerala. Finora la potenza asiatica si era dovuta rivolgere all'estero per disporre di  portaerei, strumento di estensione di potenza militare. La Vikrant porta lo stesso nome della prima portaerei indiana, ex Centaur della Royal Navy, protagonista del conflitto con il Pakistan del 1971. Nel tempo ci si era dotati della Hermes, veterana britannica del conflitto delle Falkland venduta nel 1986 e ribattezzata Viraat  tuttora in servizio con caccia Sea Harrier, poi della russa Admiral Gorshkov, acquistata usata nel 2004 per 1,4 miliardi di dollari e ribattezzata Vikramaditya, mai entrata in servizio a causa di problemi tecnici mai risolti e per via di conflitti sorti con i russi per i lavori di ammodernamento e manutenzione.Ma finalmente, superati molti ritardi dovuti a motivi tecnici, l'India è riuscita a mettere a punto una nave interamente di produzione nazionale. Tuttavia a sostenere lo sviluppo ci sono state importanti collaborazioni internazionali. L'Italia, con Fincantieri, ha contributo allo sviluppo della propulsione (turbine LM 2500), al design (la nave somiglia alla Cavour), al radar Selex RAN-40L e alle artiglierie (cannoni OTO-Melara 76/62 mm). La nave non è ancora pronta: quello del 12 agosto si può considerare una cerimonia di presentazione dello scafo, a cui ha presieduto il Ministro della Difesa Indiana AK Antony, la cui consorte ha inaugurato il vascello.''Si tratta di una giornata di orgoglio per la nostra nazione che ha raggiunto l'autosufficienza in questo settore strategico ed è entrata nel ristretto club di Paesi che sanno progettare e costruire simili portaerei'' ha dichiarato Antony.  Le prove della portaerei sono previste per il 2016, nel 2018 sarà presa in dotazione, con tre anni di ritardo sui tempi previsti. Ciò, tra l'altro è stato causato dalla necessità di dover integrare tecnologie diverse appartenenti a sistemi (elettronica, armi, propulsione, velivoli…) provenienti da Paesi diversi inclusi Russia, Italia e dalla stessa India. Il tonnellaggio della portaerei INS Vikrant sarà di 37,5 tonnellate, la lunghezza è di 256 m, la larghezza è di 56 m, l’altezza d’immersione è di 12 m. La velocità di crociera sarà di 28 nodi, la distanza di navigazione è di 7 mila 500 miglia alla velocità di 18 nodi. L’equipaggio della nave senza tener conto il personale dell’aviazione sarà composto da 1400 marinai e 160 ufficiali. La portaerei può dislocare oltre 30 caccia ed elicotteri, probabilmente i russi Mig-29K insieme agli elicotteri Kamov-31. Il paese asiatico quest'anno è balzato in testa alla classifica degli importatori d'armi.  Alla nuova portaerei seguiranno altri vascelli. La Marina indiana, con un attivo di 96 mila uomini e 140 navi, di cui 52 da combattimento, continua la corsa al riarmo.A inizio agosto il premier Manmohan Singh ha presentato anche lo Arihant, primo sottomarino nucleare lanciamissili balistici che verrà presto sottoposto ai test preliminari. Con un costo di quasi tre miliardi di dollari il battello da 6 mila tonnellate monterà 12 missili K-15 Sagarika a testata nucleare, e con un raggio d’azione di 1.900 Km. Il Pakistan dispone di una Marina molto più piccola di quella di Nuova Delhi,  ma la Cina che ha messo in servizio da un anno la sua prima portaerei e ha in cantiere la costruzione di molte altre (circa 12). La flotta cinese si spinge ormai di continuo nell'Oceano Indiano, salpando dalle basi ottenute dalla Birmania. L'India punta a schierare gruppi navali anche a est degli Stretti Malesi, quindi nel Mar Cinese meridionale, che spesso è stato protagonista di aspre contese tra  i vari Paesi rivieraschi per il controllo di isole e atolli. Negli ultimi anni l’India è diventata il primo importatore di armi al mondo, un primato che qualche anno or sono spettava ai cinesi, oggi divenuti tra i primi esportatori di equipaggiamenti militari. Il programma navale indiano assorbe parti consistenti del bilancio della Difesa, da anni in costante crescita. Quest'anno ha raggiunto i 27,5 miliardi di euro (con un aumento dell'11 per cento annuo nell'ultimo decennio), e per il prossimo decennio entrerà in servizio una portaerei più grande, la Vishal (65 mila tonnellate di stazza ed una flotta di oltre cinquanta velivoli). Nel 2022 si prevede una flotta di 162 navi delle quali 90 da combattimento. D'altro lato il Giappone il 6 agosto ha varato la portaelicotteri Izumo, una tuttoponte da 24 mila tonnellate, la più grande prodotta dai nipponici dopo la Seconda guerra mondiale, a cui seguiranno altre tre gemelle. Tale classe di vascelli sarà in grado di imbarcare l'F 35 B. Le Izumo sono considerate l’ultimo passo di Tokyo prima della realizzazione di vere e proprie portaerei.

 

di Antonio Frate

 

 

MIG 35 e Su 35 prossimi alla produzione

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"I nuovi aerei da combattimento MiG-35 e Su-35 saranno consegnati alle Forze aeree russe in gran numero entro i prossimi tre anni, dopo la risoluzione di alcuni problemi riscontrati durante i test finali", sostiene il vice ministro della Difesa russa Yury Borisov. "Ci sono problemi con il completamento dell' ordine di stato per questi modelli, e inizieranno ad entrare in servizio in massa nei prossimi tre anni, credo. La consegna dei caccia multiruolo Mikoyan MiG-35 Fulcrum e Sukhoi Su-35 Flanker, definiti di "generazione 4 + + ", è parte del programma di armamento dello Stato fino al 2020". Il Su-35 è mosso da due turbofan 117S con spinta-vettoriale, caratteristiche di alta manovrabilità e la capacità di agganciare contemporaneamente più bersagli aerei. L'Aereonautica russa ha ordinato 48 Su-35 nel 2009. Verranno ricevuti entro il 2015.

Il MiG-35 (catalogato come Fulcrum F nel codice  NATO), in versione monoposto o D biposto,  basato sul MiG-29M OTV, è equipaggiato con una suite avionica avanzata che comprende una moderna cabina di vetro con tre LCD a schermo piatto da 6x8 pollici e comandi completi HOTAS, mappa digitale, visore montato sul casco. L'aereo monta l'ultimo sistema di scansione elettronica attiva radar (AESA) Zhuk-AE. Questo radar è stato sviluppato con approccio modulare, che consente l'aggiornamento del radar esistente MSE Zhuk ME, dotato di serie MFE / MSFE, installato sui MiG-29/Su-27. Il MiG-35 è dotato dello standard occidentale Mil-1553 e delle più avanzate armi russe. Affidabilità e facilità di manutenzione sono state migliorate, riducendo i costi operativi e migliorando la facilità di manutenzione di 2,5 volte (rispetto ai vecchi MiG-29). Il MiG-35 è dotato di un obiettivo inseguitore optronico, identico al sistema utilizzato sul Su-30MKI. Per le missioni di attacco aria-terra di precisione, l'aeromobile può essere dotato di un modulo elettro-ottico di targeting conformazionale, installato sotto la presa d'aria destra. Il velivolo è dotato di allarme radar, avvertimento elettro-ottico di lancio del missile e di sensori di allarme laser, e auto protezione attiva integrale (jamming, chaff e flare), come parte del sistema di difesa integrata. Il velivolo è dotato di quattro punti d'attacco supplementari e può trasportare un carico utile esterno superiore a sei tonnellate. La maggior parte dei sistemi introdotti nel MiG-35 può essere applicato a più anziani MiG-29 attraverso programmi di riqualificazione. Il velivolo è alimentato da due motori RD-33 MK a controllo digitale senza emissioni di fumo, capaci di produrre 9000kgf di spinta ciascuno. Questo tipo è una versione migliorata e maggiorata del motore standard RD33. Il motore è stato sviluppato per l'alimentazione del MiG-29K e del modernizzato MiG-29M/M2. Il prototipo mostrato a Bangalore non aveva scarichi vettoriali, ma, secondo il costruttore, questi possono essere installati sugli aerei di produzione.

Tuttavia è noto che l'India ha selezionato il Dassault Rafale  per il requisito MMRCA nel gennaio dello scorso anno. "Abbiamo partecipato alla competizione indiana con il MiG-35, ma non ha avuto  la short-list per ragioni politiche", ha detto Korotkov, direttore generale della Mig.  Ma dal momento che il contratto MMRCA non è definitivo, "manteniamo le nostre speranze", ha aggiunto.
L'atteso ordine del MiG-35 dal Ministero della Difesa Russa avrebbe seguito in un contratto per 24 caccia MiG-29K/KUB per la marina russa, che è stato aggiudicato lo scorso anno. RAC MiG consegnerà quattro aerei quest'anno e il resto in quantità uguali nel 2014 e 2015. "Il primo aereo è completo e attende l'accettazione del cliente, il secondo e il terzo sono in fase di assemblaggio finale e il quarto è in fase di preparazione", ha dichiarato Korotkov. Ha aggiunto che gli ordini della Difesa consentiranno alla MiG RAC di  mantenere un livello costante di 10 consegne all'anno per il prossimo futuro. Allo stesso tempo, MiG continuerà a produrre MiG-29K/KUBs per la marina indiana, che ha ricevuto 20 aeromobili e attende più di 25 consegne.

 

di Antonio Frate

 

 

  

 

Armamenti per l’emiro del Qatar

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Il Qatar è uno dei Paesi arabi in cui più si concentrano interessi di banche e aziende italiane. I fondi sovrani dell’emirato hanno acquistato prestigiose società immobiliari, di moda e turismo italiane e puntano ad entrare in Finmeccanica, la holding nazionale produttrice di armamenti. L’emirato è stato uno dei primi paesi al mondo ad invocare l'intervento di una forza multinazionale in Siria a sostegno dei ribelli che si scontrano con il regime di Bashar al-Assad. Nel 2011 il Qatar aveva fornito una grossa quantità di armi e munizioni ai ribelli libici ed inoltre vi è stata l'infiltrazione di militari addestrati e diretti dal Pentagono. Sei Mirage 2000 dell’aeronautica militare qatarina hanno preso parte ai bombardamenti sul paese nord-africano, operando dalla base NATO di Souda Bay (Grecia). L’interventismo militare dell’emirato in Africa e Medio oriente consente ovviamente ottimi affari alle industrie d’armi dei paesi partner. Germania e Stati Uniti e Italia e Francia sono intenzionati a vendere armi a tale paese. Gli investimenti raggiungono diversi miliardi di euro.

-Germania. Con la Germania il Qatar ha siglato un contratto per l'acquisto di 200 carri armati Leopard 2 al prezzo di 2 miliardi di euro (67 carri inizialmente, il resto nel prossimo futuro), oltre a 24 Panzerhaubitze 2000, da consegnarsi entro il 2018. Si tratta di prodotti best seller e di alta qualità. Il contratto è stato duramente criticato in Germania. Le accuse rivolte alla cancelliera Angela Merkel sono state di avere una politica estera dal doppio volto: pacifica nei summit internazionali di Onu e Nato, ma poi favorevole alla guerra e alla vendita di armi a Paesi  che non rispettano diritti umani e libertà religiosa.

-USA. Nell’autunno 2011, le autorità militari dell’emirato si sono espresse favorevolmente sulla entrata nel consorzio internazionale “MEADS” (Medium Extended Air Defense), il cui principale gestore è la statunitense Lockheed Martin Corporation e di cui è partner MBDA di Finmeccanica (italiana), per la realizzazione di un sistema anti-aereo, anti-missili balistici e cruiser, anti-UAV di ultima generazione. Il Qatar vorrebbe dotarsi del “MEADS” in vista dei campionati del mondo di calcio del 2022, ma il sistema può essere utilizzato altresì in funzione anti-Iran. Tuttavia oggi sappiamo che gli USA stanno uscendo da tale programma. Tempo fa la Defense Security Cooperation Agency USA ha comunicato al Congresso l’intenzione di vendere al Qatar undici batterie del sistema Patriot di “difesa antiaerea e antimissile” (sulla cui base si realizzeranno i MEADS), al costo di 9,9 miliardi di dollari. L'ordine sarebbe di 44 lanciatori M902, 248 missili MIM-104E (più due di prova) e 778 PAC-3, undici radar e altrettanti sistemi di gestione d’ingaggio, 30 gruppi di antenne. L’agenzia ha pure espresso la volontà di trasferire al Qatar il sistema missilistico THAAD (Terminal High Altitude Area Defense) per la difesa ad alta quota, prodotto anch'esso dalla Lockheed Martin, con funzionamento per speronamento. In questo caso l’emirato riceverebbe dodici lanciatori con 150 missili, più radar e altri sistemi associati, per un valore complessivo di 6,5 miliardi di dollari. Il Pentagono sta potenziando la base aerea di Al-Udeid, con investimenti di oltre un miliardo di dollari spesi negli ultimi anni. La base ospita 8.000 militari USA impegnati nella guerra afgana ed un centro dell’agenzia d’intelligence CIA dotato di aerei drones. Nella base si costruirà una delle tre grandi stazioni radar X-Band per lo “scudo antimissile” che gli USA intendono attivare nell’area mediorientale (le altre due stazioni radar si installeranno nel deserto del Negev in Israele e in Turchia).

-Italia. Entro il 2012 sono stati consegnati all'emirato 18 elicotteri biturbina AgustaWestland AW139, di recentissima progettazione. Il valore della commessa è stato di € 260 milioni. Il contratto, firmato della Qatar Air Force nel luglio del 2008, includeva l’addestramento degli equipaggi e la fornitura dei ricambi. Il velivolo, in dotazione anche all'AMI e a numerosi corpi italiani, è il più venduto dell'Agusta Westland (considerando anche le numerose commesse civili). Le prestazioni sono di 306 km/h di velocità massima e autonomia di oltre 1.060 km. Le capacità del velivolo sono polivalenti, quali trasporto truppe e armamenti, SAR e C-SAR (ricerca e soccorso), operazioni delle forze speciali, pattugliamento dei confini, mantenimento dell’ordine pubblico. Altri tre elicotteri AgustaWestland con relativo supporto logistico saranno forniti prossimamente alla stessa forza aerea per svolgere il servizio di emergenza medica.

-Francia. Il quotidiano francese "La Tribune" ha parlato della volontà dell'Eliseo di poter fornire i caccia "Rafale" all'emirato (attualmente utilizzatore dei Mirage). Secondo il quotidiano, durante il governo Sarkozy, l'emiro Ale Thani aveva espresso l'intenzione di acquistare tra 24 e 36 di questi cacciabombardieri.

 

di Antonio Frate

 

 

 

Carro da supporto tattico BMPT

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Il Boyevaya Mashina Podderzhki Tankov (BMPT), detto anche Terminator, è un veicolo di supporto al combattimento  sviluppato in Russia. È stato progettato dall' Uralvagonzavod Production Association State Unitary Enterprise e dall'Urals Transport Machinery Design Bureau Federal State Unitary Enterprise.   Il veicolo aumenta l'efficienza di un carro armato nella guerriglia urbana, nelle missioni di mantenimento della pace e nelle operazioni antiterrorismo. Esso permette ai carri di avanzare distruggendo obiettivi anticarro, e bersagli corazzati leggeri e pesanti a terra, così come bersagli aerei. Il veicolo può anche operare in modo indipendente per sostenere la fanteria, sconfiggere i gruppi terroristici e scortare convogli. Il concetto di un veicolo di supporto ai carri armati principali non è nuovo ma risale al 1970, quando i tedeschi progettarono il Begleitpanzer (carro scorta). Non entrò mai in produzione a causa della mancanza di interesse in quel momento.  La storia del BMPT russo può essere fatta risalire alla prima guerra cecena. Con l'uso di IFV (infantry fighting vehicles) convenzionali durante gli scontri urbani, le forze russe hanno subito perdite pesanti di personale e mezzi. E' diventato chiaro che un veicolo dedicato al combattimento anti-uomo potrebbe fornire un valido aiuto in un ambiente urbano. Sono stati usati cannoni semoventi antiaerei (AA) come soluzione temporanea in Cecenia. Tuttavia, questi veicoli non sono ben corazzati e non possiedono la stessa capacità di superare ostacoli come un MBT (main battle tank). Pertanto si è previsto che il nuovo veicolo da combattimento dovrebbe essere costruito su uno scafo di carro armato e offrire la stessa o una migliore protezione di un MBT. La protezione del BMPT è superiore agli MBT, in quanto è usata sia protezione attiva che passiva, con armatura aggiuntiva. Ci sono stati diversi progetti differenti, per esempio l' Ob'yekt 193A e il Ob'yekt 745. Un mock-up del Ob'yekt 199 è stato mostrato per la prima volta in pubblico alla mostra BTVT del 1997. Questo veicolo era leggermente diverso dal progetto attuale, armato con un solo cannone da 30 mm e con i missili Kornet. Il modello di produzione del BMPT è stato sviluppato nel 2002.Gli utilizzatori iniziali del veicolo sono Russia e Kazakhistan.

Uso operativo. Quando viene utilizzato sul terreno urbano, il BMPT dovrebbe essere impiegato in un rapporto di 2:1, ossia 2 BMPT a protezione di un MBT. Nelle operazioni rurali tale rapporto è invertito, cioè un BMPT a protezione di 2 MBT. Ciò deriva dalla complessità dei combattimenti in terreno urbano e dalla necessità di una piattaforma antiuomo versatile che può affrontare bersagli multipli in una sola volta e su diversi livelli di altezza. L'introduzione di un tale veicolo rende il combattimento urbano meno stressante per gli MBT e li solleva da alcune funzioni in modo da permettere loro di concentrarsi sul loro obiettivo principale, ossia distruggere altri MBT e bersagli corazzati.

Progetto. Il veicolo pesa 47t è basato sullo scafo del carro T-72,  che viene utilizzato in gran numero per l'esercito russo ed è stato prodotto su licenza da molti altri paesi. La lunghezza è di 6,96 m (22 piedi-  10pollici), la larghezza di 3,46 m (11 piedi-4 pollici), l'altezza di 2,10 m (6 piedi- 11 pollici). Ha un equipaggio di cinque soldati. Il conducente e i due puntatori dei lanciagranate anteriori sono collocati nella parte anteriore del veicolo. La parte posteriore del vano del conducente, nella parte anteriore del veicolo, è stata sollevata, fornendo un maggiore volume interno. I sedili dei cannonieri  delle due armi principali e secondarie e la sede del comandante sono collocati in una torretta a comando elettrico posta sullo scafo. La torretta è provvista di portello singolo per l'equipaggio. La produzione di serie del BMPT è prevista sullo scafo del T-90, che è la versione finora più aggiornata del T-72. Il veicolo può essere dotato di una lama anti-mina KMT-7 o KMT-8, disponibile anche con comandi elettromagnetici.

Armamento. E' basato su due cannoni automatici Shipunov 2A42 30 millimetri. Le 2A42 sono armi collaudate,  montate su BMP-2, BMP-3, Mi-28,  Ka-50, e su molti altri veicoli in servizio con l'esercito russo; hanno una cadenza di fuoco di 600 colpi al minuto, e sono dotati di caricatori da 850 colpi. Possono sparare una vasta gamma di tipi di munizioni tra cui: High Explosive - Tracer (HE-T), Armour-Piercing Discarding-Sabot (APDS), High Explosive-Fragmentation (HE-FRAG) e Armour-Piercing-Tracer (AP-T). I cannoni hanno un raggio d'azione di circa 1.500 m contro armature leggere,  4 km contro bersagli deboli e 2,5 km contro elicotteri. I cannoni da 30 millimetri hanno elevazione da -5 a +45 gradi. Quattro lanciatori supersonici di missili anticarro (ATGM) Ataka-T  (AT-9 nel codice NATO) costituiscono l'armamento principale. Gli AT-9 possono essere dotati di una testata HEAT in tandem per l'utilizzo contro i veicoli corazzati, una testata termobarica per l'uso contro edifici e bunker o una testata HE-FRAG per uso contro gli elicotteri. Ha una portata massima di circa 5 km, (o 8 a seconda delle versioni), elevazione da -5 a +25 gradi e non vengono effettuate ricariche di missili. Possono essere stabilizzati verticalmente ed hanno controllo remoto. Due lanciagranate stabilizzati su due assi  AGS-17A o AG-30 da 30 mm sono installati sui due lati dei vani blindati e formano l'armamento secondario del BMPT. Hanno un carico di munizioni di 300 granate ciascuno. Una mitragliatrice PKT da 7,62 mm è montata sulla torretta unita ai cannoni da 30mm con azionamento elettromeccanico ed ha funzione di armamento accessorio. I tre operatori dei veicoli possono quindi indirizzare le diverse minacce a 360° sul campo di battaglia. Il comandante può anche impegnarsi indipendentemente con modalità di doppio controllo.

Osservazione. Il comandante è dotato di una vista  panoramica B07-K1, il cannoniere di un visore a canali ottico e termico B07-K2  e un puntatore laser. I due operatori dell' AG-17D hanno un visore diurno-notturno "Agat-MR".

Controllo del fuoco. Un sistema di controllo del fuoco computerizzato permette al veicolo di colpire obiettivi in movimento e fermi con qualsiasi tempo e luminosità. Il BMPT ha un rilevamento  doppio di scarico automatico e sistema antincendio. Ha anche sistema di rilevamento laser.

Protezione. La piastra frontale dello scafo è rinforzata da un blocco sostituibile con protezione dinamica. La protezione dell'armatura comprende corazze aggiuntive reattive -esplosiva (ERA, explosive reactive armour) sulla piastra frontale, scudi alla griglia per la parte posteriore dello scafo e schermi ERA applicati sulle piastre laterali. La torretta saldata e montata sul veicolo è dotata di piastre con strati di ERA. L'ERA protegge l'equipaggio contro proiettili APFSDS (perforanti) e testate HEAT (esplosive) a carica singola. I serbatoi di carburante si trovano negli scompartimenti blindati per aumentare la sicurezza contro esplosioni e incendi. Lo scafo e la torretta sono dotati di fodera in Kevlar negli interni per la protezione contro frammenti secondari. I caricatori dei cannoni 2A42 sono collocati al di sotto della torretta nello scafo. Il sistema di difesa attiva Shtora è equipaggiato per fornire ulteriore protezione contro armi guidate. E' previsto lo Shtora,  un sistema di avviso laser che, rilevando le minacce, attiva automaticamente la torretta per affrontare la direzione della minaccia. Il comandante e il mitragliere vedono le informazioni delle minacce sui loro schermi, e possono scegliere di prendere contromisure. Le opzioni di contromisura includono la fuoriuscita del fumo tramite le granate da 81 millimetri lanciate dai contenitori  montati sulla torretta, o l'attivazione di una coppia di disturbatori elettro-ottici. Il sistema Shtora può anche essere configurato per sparare automaticamente i fumogeni, senza intervento manuale. Le granate fumogene bloccano l'immagine termica così come la visione e i sistemi di guida laser.


Propulsione. Il BMPT è spinto da un motore V-92S2 diesel, quattro tempi, 12 cilindri, multi- sovralimentato. Produce 1.000 CV (736kW) a 2.000 giri. Il rapporto potenza-peso del veicolo è 21.2hp / t. Nel parafango destro del vano blindato viene installato anche con un generatore diesel ausiliario da 5kW per consentire il funzionamento di apparecchi elettrici a bordo durante l'arresto del motore principale.

Mobilità. Il BMPT ha sei ruote con smorzatori e un sistema di sospensioni a barra di torsione. Tre rulli di ritorno e la guida della corona posteriore supportano l'interno del cingolo. Ha una velocità massima su strada di 65 Km/h e un'autonomia di 550 km.

 

di Antonio Frate