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Tecnologie di guerra

Entrerà in produzione il nuovo carro pesante M1A2V3

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Con il riarmo e l'entrata in scena della Russia nel conflitto siriano si riaccende il clima da guerra fredda. Così mentre il Gigante dell'Est ha annunciato la produzione di una gamma completamente rinnovata di mezzi tattici gli USA non stanno a guardare. Per riequilibrare gli schieramenti è già stato presentato l'M1A2V3, versione aggiornata dell'MBT in servizio negli USA. La prima apparizione si è svolta all''AUSA Defense Exhibition di Washington D.C. nell'ottobre del2015 alla presenza di Tim Reese della General Dynamics Land Systems (GDLS). Tale azienda infatti si è aggiudicata dall'Army Tank Automotive Command (TACOM) Lifecycle Management Command un contratto di 92,2 milioni di $ per sviluppare il nuovo M1A2V3 partendo dall'M1A2SEP attualmente in servizio. La prossima versione del  carro garantirà maggiore capacità di sopravvivenza, facilità di manutenzione, efficienza nei consumi, generazione di potenza e interoperabilità del networking, come ha garantito il vicepresidente della GDLS Donald Kotchman. La dotazione dell'M1A2V3 includerà un nuovo display a colori, una stazione di controllo remoto della mitragliatrice, un sistema di gestione  termica,   un  nuovo telefono per  comunicare con la fanteria. Il visore a infrarossi sarà rimpiazzato da uno di nuova generazione, il nuovo IFLIR per il comandante utilizza raggi infrarossi a onde lunghe e medie, consentendo 4 punti di visuale mostrati su  schermi ad alta  definizione, migliorando l'acquisizione   del   bersaglio,   l'identificazione e l'ingaggio rispetto al FLIR di seconda generazione, anche con nebbia e oscurità. Il CROWS remote weapon station (RWS) è stato modificato nella  versione CROWS-LP (low profile), permettendo di ridurre  l'altezza  del  carro,   e  garantendo  una   visione   migliorata  del   340%.   Un data link delle munizioni  (ADL) consentirà   di   scegliere  il   tipo   di   munizione   da   sparare  col   cannone   M256120/44mm, tra le  quali si annovera  il nuovo penetratore  M829E4 ed   la nuova XM1147 multifunzione. La prima, l'M829E4 rappresenta la quinta generazione di penetratori all'uranio impoverito, capace di  maggiore  potenza   e  gittata  per  distruggere  bersagli  dotati  di AERA(Advanced Explosive Reactive Armor) e APS (Active Protection Systems). La seconda, la AMP invece è capace di 3 modi di operazione: detonazione di punto, ritardata e esplosione in aria. In uno scontro urbano può neutralizzare una squadra di fanteria anticarro in un raggio tra i 50 e 2000 mt., può distruggere ostacoli, bunker, barriere. Tale munizione consente di semplificare la logistica rimpiazzando contemporaneamente gli M830 HE-AT, M830A1HEAT (High Explosive Anti Tank), canister (munizioni contenenti sfere di  metallo)  e   HE-OT (High Explosive Obstacle ReductionTank). L'armamento secondario sarà la M240, protetta con scudi corazzati su 360°. C'è un nuovo kit di protezione della torretta ed è stata migliorata anche la capacità anti IED con un sistema elettronico. La APU (Auxiliary Power Unit) è stata spostata nella parte posteriore dello scafo (sulla sinistra) e consentirà di spegnere il motore nelle fasi di appostamento e osservazione, risolvendo così almeno in parte i grandi consumi dell'M1. E' presente un piccolo scarico in tale parte del carro, che lo rende riconoscibile come V3. La General Dynamics consentirà anche la produzione con il power pack tedesco MTU 883, che ha minore consumo della turbina ATG 1500 Honeywell in uso al carro M1, riducendo i costi di gestione generali del 14%, ma tale versione non verrà scelta dagli USA. Il nuovo carro è nato dallo sviluppo iniziale di 6 prototipi, e la produzione in grande serie potrà avvenire per il 2017. Il modello è pubblicizzato come il nuovo mezzo per dominare gli scenari futuri dei campi di battaglia. Verrà prodotto utilizzando le strutture e gli attuali lavoratori di Anniston nell'Alabama, Tallahassee in Florida, Lima in Ohio, and Scranton di Philadelphia, negli USA. La GDLS effettuerà l'aggiornamento di carri esistenti M1A1 e A2 esistenti nella versione SEP V2 già dal corrente febbraio. L'M1A2V3 si presenta come un modello intermedio rispetto al programmato M1A3, che quindi non dovrebbe arrivare prima del 2024. Per tale versione era stato previsto un nuovo cannone, più leggero e potente dell'attuale (efficacia fino a 12 km), un sistema di collegamento digitale a fibra ottica in sostituzione dei cavi tradizionali, la torre completamente remotizzata (priva di equipaggio interno) e dal profilo più ridotto, il tutto per ridurre l'elevato peso dell'M1A2 dalle circa 70 a 60tonnellate. Per ora la produzione si concentrerà sull'M1A2V3, che si presenta quindi come un carro pesantemente corazzato, di tecnologia avanzata ma non tanto quanto il rivale russo T14, che entrerà in servizio entro quest'anno. Il nuovo carro russo sarà un mezzo totalmente nuovo, più piccolo e leggero dell'M1 e includerà tecnologie avanzatissime, distaccandosi dalla tradizionale dottrina russa di produrre mezzi semplici e in grande quantità. Nei prossimi anni vedremo quale delle due scelte si potrà considerare migliore.

di Antonio Frate

Italiano il primo F-35 che completa volo oltreoceano

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L’F35A Lightning II dell'Aeronautica Militare italiana ha completato il primo volo transatlantico, volando dalla base aerea di Cameri (NO), fino a Patuxent River, nel Maryland, sede di una base aerea della Marina Militare statunitense. Il velivolo, denominato AL-1, è il primo jet internazionale di questo tipo completamente costruito in Italia nella FACO (Final Assembly & Check-Out) di Cameri. Ai comandi dell’aereo per la traversata è stato un pilota italiano di F35 dell’Aeronautica Militare che lo scorso novembre ha completato la sua formazione nella base militare americana di Luke, Arizona, dedicata al programma multinazionale di addestramento sul Jsf. Il velivolo rimarrà a Patuxent River per circa tre mesi per effettuare alcuni test sulla compatibilità elettromagnetica degli apparati. AL-1 è il primo di cinque F-35 italiani che farà parte, da maggio, della flotta internazionale di F-35, di stanza presso la base di Luke, Arizona, dedicata al programma multinazionale di addestramento e formazione dei piloti, e che vedrà arrivare a marzo il primo gruppo di piloti italiani. La trasvolata, pianificata con due tratte, per un totale di 11 ore di volo, è stata resa possibile grazie all’impiego di un velivolo cisterna KC-767 “tanker” che ha rifornito in volo l’F35. Partito da Cameri il 3 febbraio, dopo una sosta a Lajes, nelle isole Azzorre, l’aereo è atterrato negli Stati Uniti il 5 febbraio.

(fonte Ministero della Difesa)

L’Oshkosh L-ATV sostituirà l’Hummer

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Il veicolo Oshkosh L-ATV si è aggiudicato la vittoria nel bando di concorso per il JLMV. Tale veicolo sarà quindi il successore ed erede dei famosi Humvee, gli Hummer delle Forze Armate americane. Dopo aver testato per anni numerosi veicoli, anche in missioni oltremare, si è deciso finalmente quale mezzo sarà il protagonista nei prossimi scenari di guerra.  L'azienda del Wisconsin si è aggiudicata la gara da 6,75 miliardi di dollari (poco più di 6 miliardi di euro al cambio attuale) offerti dall'Esercito e dai Marines per la prima tranche di 17.000 veicoli (250.000 dollari l'uno, circa 225.000 euro). Il contratto potrà fruttare quasi 30 miliardi in totale, considerando l'indotto delle forniture e dei servizi e che nei piani delle forze armate c'è l'acquisto di altri 38.000 veicoli, per un totale di 55.000. L'azienda assumerà nuovi lavoratori (si parla di 100 inizialmente più altri eventuali successivamente). La produzione inizierà entro l'anno e le prime consegne avverranno nel 2017. Adesso le aziende sconfitte in gara avranno 10 giorni per decidere se opporsi alla decisione ed ognuna ha fatto sapere che sta valutando l'ipotesi. L’Oshkosh Light Combat Tactical All-Terrain Vehicle introduce di serie tecnologie che sul predecessore furono lanciate nel corso degli anni e delle varie missioni militari. Il veicolo prevede un generatore, un impianto satellitare SATCOM, un sistema di sorveglianza ed un computer di bordo, dal quale i soldati potranno ottenere informazioni. E' disponibile la torretta remotizzata con vari tipi di armamento quali mitragliatrici di vario calibro e lanciagranate multipli, molto utili nelle missioni internazionali. Ciascun mezzo è elitrasportabile e imbarcabile. Il peso è il triplo del vecchio Humvee (introdotto nel 1985), attestandosi a 6,35 tonnellate. Ciò grazie alla nuova robusta blindatura ben più efficace del predecessore e alla elevata capacità antimina. L' impianto elettrico è più capace, mentre le sospensioni consentono di aumentare la velocità in fuoristrada fino al 70%. Si tratta infatti dell'eccellente sistema sviluppato dalla casa, del tipo TAK-4i (Intelligent indipendent system), già utilizzato in precedenza su altri modello dello stesso produttore. L’unità motrice è un V8 diesel Duramax 6,6 litri, di provenienza GM, abbinato ad una trasmissione automatica Allison, ma consuma meno dell'Humvee e capace di un’autonomia pari a 500 chilometri. La potenza sarà di 300 o 397 cv, non è ancora certo. L'azienda Oshkosh porta il nome di una città del Wisconsin, ed è un noto fornitore anche delle Forze Armate statunitensi per cui ha prodotto ad esempio gli M-ATV, imponenti veicoli antimina con elevata capacità fuoristrada (che molto hanno contribuito per la vittoria della gara) e gli M1070, i trattori che vengono usati per la movimentazione, insieme ai semi-rimorchi M1000, di carri armati e altri mezzi pesanti.

di Antonio Frate

Dongfeng 21D, l’arma più potente della Cina

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Si è svolta a Pechino una gigantesca parata militare, in occasione del 70° anniversario della vittoria nella Seconda Guerra Mondiale contro il Giappone. Il presidente Xi Jinping inaugurando la parata ha assicurato che la Cina "per quanto forte diventi" non "cercherà mai l'egemonia" sugli altri Paesi, e che il paese ridurrà di ulteriori 300mila soldati l'Esercito di liberazione popolare, che resta comunque il più grande esercito del mondo con 2milioni e trecentomila uomini. Molti leader mondiali hanno deciso di snobbare l'iniziativa, come era accaduto a un'analoga sfilata organizzata da Mosca. E' stato presente invece il presidente russo Vladimir Putin, a testimonianza di un'alleanza politica ed economica sempre più stretta tra i due Paesi. Non sono mancati tanti altri leader di paesi, non tutti in cattivi rapporti con gli Stati uniti e l'Occidente. Come Park Geun-Hye, presidente della Corea del Sud, uno dei due grandi alleati USA in Asia Orientale, ed il presidente ceco Milos Zeman, unico leader di un paese Ue a presenziare alla parata, come in precedenza fatto a quella a Mosca di Putin.  Assente invece l'altro grande alleato di Washington, il Giappone. Sia perché è lo sconfitto della seconda guerra mondiale, sia perché i rapporti tra i due più importanti paesi della regione sono pessimi sia per la contesa territoriale sulle isole Senkaku (Diaoyu per i cinesi), sia per la diverse valutazioni sul conflitto passato, sia infine per la decisione del primo ministro nipponico Shinzo Abe di riformare la sicurezza rafforzando il ruolo delle forze di autodifesa nipponiche con la difesa collettiva con gli alleati, principalmente gli Usa.Xi Jinping ha offerto medaglie ai veterani - cinesi e stranieri - e alcuni di questi, ottantenni e novantenni, hanno partecipato alla parata militare. Poi ha iniziato la serie di incontri bilaterali con i leader presenti a Pechino. In Piazza Tiananmen, durante la parata trasmessa in diretta dalla tv di Stato, hanno sfilato i più sofisticati sistemi d'arma in possesso del paese di fronte al presidente. In un'esibizione di oltre un'ora hanno sfilato ben ventisette corpi dell'esercito e i nuovi mezzi a disposizione delle Forze Armate, l'84% dei quali apparsi in pubblico per la prima volta in assoluto. Oltre 10mila soldati dell'Armata di Liberazione Popolare, con 1.000 uomini di forze straniere amiche.  Nonostante il rallentamento dell'economia nazionale degli ultimi anni, Pechino dedica comunque ingenti fondi all'ammodernamento delle proprie Forze Armate, con un budget per la Difesa che continua ad essere a 2 cifre, in aumento del 10,1% nel 2015, secondo le stime presentate nel marzo scorso. Tra le nuove armi presentate in piazza Tiananmen, i nuovi droni, i missili balistici Dongfeng-21D, chiamati "killer delle portaerei", (montati su enormi camion a 12 ruote, in grado di distruggere un'unità navale con un colpo solo, con una gittata di circa 1400 chilometri), i missili balistici intercontinentali DF-5B, dalla gittata di 15mila chilometri, i più potenti dell'arsenale cinese. Presenti anche i DF-31A, variante aggiornata di un tipo di missile già presentato nel 1999 e i missili balistici a media gittata tra cui i DF-26, noti come i "Guam killer", per la possibilità di raggiungere l'omonima base navale USA nell'Oceano Pacifico, con gittata di quattromila chilometri. Presenti anche gli elicotteri WZ-19, in funzione anticarro e il bombardiere a lungo raggio (3.500 km) H-6K. Verso il termine della parata, il cielo e' stato sorvolato, infine, da 200 aerei da guerra, molti dei quali decollati dalla prima portaerei cinese, la Liaoning, varata nel settembre 2012 (una modifica di una portaerei russa) e dai moderni caccia J-15, "gli squali volanti".

di Antonio Frate

La Beretta M9 non sarà più la pistola americana

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La celebre pistola Beretta M9 non sarà più la sidearm dei militari americani. Entrata in servizio nell'esercito USA nel 1985, dopo essere già stata utilizzata dai corpi speciali statunitensi, ha avuto una lunga ed onorata carriera in tutte le Forze Armate americane, e di conseguenza un incredibile successo di vendite mondiali.  Ma già dal 2014, il Dipartimento della Difesa della principale potenza militare mondiale segnalava l'esigenza di colmare alcune lacune dell'arma.  Proprio nello Stato del Maryland, dove la Beretta americana viene costruita, è stata presentata una nuova versione, l'M9 A3. Tale versione ha previsto: munizioni 9 millimetri (9x19mm Parabellum), un caricatore con una capacità di 17 colpi (e la capacità di usare caricatori più grandi), una canna filettata (per l'apposizione di silenziatori), 3 guide standard militari Picatinny rail (per l'apposizione di altri accessori come mirini laser), un rivestimento mimetico “color sabbia” -  piuttosto che nero standard, un assortimento di altri miglioramenti. Ma l'esercito USA ha già rifiutato di utilizzare questo modello, dichiarando di voler aprire ad un Modular Handgun System Program, per poter ottenere una nuova arma allo stato dell'arte. I problemi segnalati sulla M9 si possono indicare nell'accidentale attivazione della sicurezza dell'arma (secondo alcune fonti), nel peso eccessivo, che oggigiorno porta a pensare all'uso di tecnopolimeri, nella ottimale possibilità d'installazione di ottiche e mirini, nell'incremento dello Stopping Power (d'altronde, già ai tempi dell'acquisizione dell'arma alcuni militari USA storcevano il naso nel passare dai grandi proiettili .45 della M1911 ai più compatti 9x19mm parabellum). Per quanto riguarda il calibro che potrebbe essere adottato, si vocifera sul .357, sul .40 o addirittura di nuovo sul .45. Ad esempio, riguardo al .40 alcuni esperti hanno sostenuto che oggi non esistono pistole ideate per questo calibro, ma solo 9mm modificate per accogliere tali più potenti munizioni. Inoltre, l'FBI è stato l'utilizzatore principale di tale calibro, ma è stato già deciso che tornerà anch'esso alle 9mm, tra l'altro calibro standard NATO. La M9 viene definita da alcune fonti semplicemente un modello datato, che oggi è superata dalla concorrenza più qualificata. Tra i principali concorrenti dell'importante bando di gara ci sono il team General Dynamics e Smith & Wesson (che stanno lavorando assieme, creando una collaborazione tra un gigante degli armamenti ed una grande fabbrica di armi portatili), ma anche Sig Sauer (con una variante della P 320), Glock, Sturm, Ruger, la Detonics Defense STX (unica a partecipare alla gara con un modello totalmente metallico, che può avere una durata nel tempo maggiore dei tecnopolimeri, e garantisce un'ottima mitigazione del rinculo) ed altri. La Beretta non ha perso tutte le chances, potendo lavorare sul modello PX4 Storm, ed è decisa a voler essere una seconda volta il produttore di pistole standard per le Forze Armate Americane. Ovviamente la decisione di passare ad un'arma totalmente nuova è una scelta costosa per i contribuenti, oltre che una grande opportunità per chi si aggiudicherà il bando.

di Antonio Frate