I soldati dell'aquila bicipite

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Creato Giovedì, 27 Ottobre 2022 15:29
Ultima modifica il Sabato, 20 Gennaio 2024 14:29
Pubblicato Giovedì, 27 Ottobre 2022 15:29
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Prima dello scoppio della Grande Guerra l’esercito Austro-Ungarico era composto dall’esercito comune (Heer o Gemainsamearmee). 
Dagli eserciti nazionali austriaco (Landwehr) ed ungherese (Honved) e dalle forze delle rispettive riserve territoriali nazionali, (Landstrum e Nepfolkeles). 
Ad esclusione delle riserve, ciascuno dei due eserciti aveva una propria organizzazione con differenti bacini di reclutamento. 
In totale le armate dell’Imperatore Francesco Giuseppe comprendevano 16 comandi di Corpo d’Armata divisi in 49 Divisioni. 
Quando l’Italia scese in guerra nel 1915, i soldati austroungarici avevano alle spalle un anno di combattimenti, ed avevano già in parte adeguato le proprie strutture e soprattutto l’organizzazione logistica al nuovo tipo di guerra che si stava combattendo. 
Grande attenzione era messa da parte austriaca nel combinare nelle grandi unità reparti di sicuro affidamento tedeschi, croati, bosniaci e ungheresi, con altri più incerti, come cecoslovacchi, romeni e italiani, evitando sempre che un tratto esteso di fronte fosse tenuto da soldati di una sola provenienza. 
Benché composto da soldati di una decina di nazionalità e condizionato dalle difficoltà economiche dell’impero, l’esercito austroungarico era comunque uno strumento solido e di grande tradizione. 
Il principale pilastro, assieme alla burocrazia statale della compagine imperiale asburgica, che nonostante tutto poté sostanzialmente contare sulla fedeltà di quasi tutte le sue forze armate fino alla fine del 1918.   
 
di Antonio Salvatore