1916: le grandi spallate

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Creato Giovedì, 22 Settembre 2022 15:25
Ultima modifica il Sabato, 20 Gennaio 2024 14:26
Pubblicato Giovedì, 22 Settembre 2022 15:26
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Il 1916 fu l’anno in cui gli stati belligeranti cercarono di delineare una strategia per colpire i punti vulnerabili dello schieramento avversario.
L’Austria-Ungheria sconfitta la Serbia con l’aiuto tedesco alla fine del 1915, tentò sul fronte italiano un altro colpo risolutivo, attaccando nel settore trentino in modo da prendere alle spalle le armate italiane che da quasi un anno investivano le posizioni austriache sull’Isonzo. 
L’attacco denominato Frujaroffensive (Offensiva di primavera) ma noto come Stafexpedition (Spedizione punitiva), iniziò alla metà di maggio, mettendo in crisi il centro dello schieramento italiano sull’altopiano di Asiago. 
Il pronto rischieramento di una armata dal fronte isontino a quello trentino, effettuato per la prima volta con il massiccio utilizzo dei mezzi motorizzati, riuscì tuttavia a respingere l’avanzata nemica e a stabilizzare il fronte sulle linee iniziali.
L’attacco Austro-Ungarici venne a breve seguito dalla controffensiva italiana sia in Trentino, sul monte Ortigara, sia sull’Isonzo in direzione di Gorizia, che venne conquistata da parte della seconda armata del Generale Luigi Capello l’8 agosto 1916.
La Russia dopo aver conseguito all’inizio della guerra una limitata vittoria in Pomerania contro i tedeschi e una importante serie di successi contro i turchi nel Caucaso e gli Austro-Ungarici in Galizia, subì poi un seguito di durissime sconfitte ad opera dell’esercito del Kaiser. 
Nel giugno 1916 l’esercito russo portò ancora una vittoriosa offensiva russa in Galizia ma, logorato dalle perdite, venne costretto ad indietreggiare nuovamente nell’autunno da un violento contrattacco nemico. 
L’insuccesso e l’altissimo tributo di vite scossero definitivamente la fiducia del popolo nella guida dello Zar, e portarono il paese alla grave crisi nazionale che culminerà nella rivoluzione del 1917.
Il 21 novembre moriva a Vienna Francesco Giuseppe d’Asburgo, il vecchio imperatore salito al trono nel 1848, gli succedeva il nipote Carlo I.
In Francia, tedeschi e francesi si affrontarono da Febbraio a Dicembre in sanguinosissimi e sterili assalti attorno alla città fortificata di Verdun, ciascuno nella speranza di portare l’altro all’esaurimento delle risorse e della volontà di combattere. 
I morti furono quasi un milione.
 
di Antonio Salvatore