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Zelensky è il primo presidente influencer della storia

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Putin e Zelensky hanno adottato due registri comunicativi molto diversi. La strategia comunicativa del capo di Stato russo è quella di colui che deve giustificare l’uso della forza. In questi casi, prima di sferrare un attacco, un leader politico deve creare una narrazione pre-conflitto che giustifichi la folle scelta. Putin ha parlato di un’operazione speciale e non di guerra, facendo intendere, quindi, che si trattasse di un intervento di breve durata. Il leader russo utilizza un linguaggio basato su una retorica antioccidentale. L’ex KGB è un leader rigoroso e impassibile anche nell’abbigliamento. Siede in un’enorme stanza (la Sala di Santa Caterina del Cremlino) e si tiene a distanza dai suoi consiglieri e dai ministri in segno di autorità. Quella di Putin è una comunicazione istituzionale, iconografica, con rimandi al potere. Al centro dei suoi discorsi vi è la correzione della storia: uno strumento politico che i leader usano per giustificare le proprie azioni politiche. In Russia, vi è un’unica comunicazione di regime che vede i principali media affiliati e Putin. Anche Zelensky, ha unificato tutti i canali televisivi in un’unica piattaforma di comunicazione strategica attivo 24 ore al giorno. Anche qui, non c’è molto spazio per l’opposizione. Basta scorrere i post pubblicati sui diversi social media per rendersi conto di quanto sia cambiato radicalmente lo stile di comunicazione del presidente ucraino dopo l’invasione russa. Prima dell’accaduto, Zelensky si mostrava in abito scuro e cravatta. Dopo l’invasione, cade la forma istituzionale: egli è sempre in maglietta color cachi, al fianco dei militari. In uno dei primi video fatti circolare dopo lo scoppio della guerra, il presidente ucraino è circondato dai suoi collaboratori per le strade della capitale, dichiara di non voler lasciare il suo paese, diventando l’eroe della resistenza. Zelensky si rivolge al popolo come un amico. Nel suo discorso al Parlamento inglese, conferma il suo talento da oratore, citando dapprima Shakespeare e poi Winston Churchill. Anche il suo discorso al Parlamento europeo ha provocato commozione, persino all’interprete. E poi c’è la chiusa finale: il pugno destro verso l’alto, simbolo di lotta e resistenza. Zelensky ha più volto battuto il tasto dell’Europa, cercando di creare coinvolgimento attorno alla questione ucraina: se cade l’Ucraina, cade l’Europa. Il governo di Kiev ha anche fatto ricorso alla guerra psicologica, con l’attivazione di un sito web che consente alle famiglie russe di conoscere lo stato dei loro figli, soldati inviati al fronte di cui non hanno più notizie. Ironia della sorte, Zelensky si è fatto conoscere dal grande schermo per avere impersonato un Napoleone alquanto divertente che cercava di invadere la Russia. Zelensky è sempre stato un comico, ma soprattutto un attivista. Queste due facce si sono manifestate nella serie da lui ideata “Servant of the people”, ma ancora prima negli sketch del sabato sera che lo hanno reso celebre in Ucraina. Aleksej Naval'nyj, il principale oppositore interno di Putin, è la dimostrazione che un’altra comunicazione, anche in Russia, è possibile. Da YouTuber a politico, si è candidato a sindaco di Mosca, sfiorando il ballottaggio con il candidato del partito di Putin. Naval'nyj ha costruito la sua figura sui social, in particolare su YouTube. Anche Zelensky è partito da Youtube. In realtà tutto è iniziato da Vasily Petrovich Goloborodko, il professore da lui interpretato nella serie da lui ideata “Servant of the people”. Zelensky impersonava un uomo diventato presidente per caso grazie alla viralità di un video. Dopo cinque anni, lui stesso è diventato presidente, stavolta non per caso, ma sfruttando la popolarità che ha ottenuto con la serie. Questa è la prima volta nella storia che una fiction televisiva diventa un veicolo politico. “Sluha Narodu”, il nome originale della serie, ha avuto un successo senza precedenti in Ucraina: è in assoluto la serie più vista della storia del Paese. Il presidente ucraino non è solo un leader moderno che adotta una comunicazione basata sui social network; Volodymyr Zelensky è il primo presidente influencer della storia. 
 
di Daniele Leonardi