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EMBEDDED/Il Giro del Mondo in 10 righe (4/1/21)

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USA - Il Vicepresidente eletto, Kamala Harris, durante un comizio a sostegno dei candidati democratici nei due ballottaggi al Senato in programma domani 5 gennaio, ha criticato le pressioni e minacce di Donald Trump nei confronti del Segretario della Georgia, Brad Raffensperger, per ribaltare la vittoria di Joe Biden. A tal proposito Harris, ha affermato: “Trump è un insolente, sfrontato abuso di potere da parte del presidente degli Stati Uniti": Dopo il diniego di Raffensperger, Trump ha risposto: “ La gente della Georgia è arrabbiata, la gente del Paese è arrabbiata. Guarda, tutto quello che voglio fare è questo. Voglio solo trovare 11.780 voti, uno in più di quelli che abbiamo, perché abbiamo vinto lo Stato.”
 
EGITTO - Il portavoce di Amnesty International Italia, Riccardo Noury, esprime il suo parere al messaggio che la famiglia del ricercatore egiziano dell'Università di Bologna ha lasciato sui social. Noury ha dichiarato:” "Il messaggio della famiglia di Patrick è straziante. È un messaggio che ci ricorda tempi lontani, quello delle sedie vuote intorno a un tavolo familiare. Patrick non è un desaparecido ma un detenuto sottratto alla sua libertà, ai suoi affetti, alla sua famiglia e alla sua Bologna. Speriamo che per il 7 gennaio succeda qualcosa".
 
CROAZIA - Torna la paura nella Nazione balcanica. Nuovi movimenti tellurici si sono avvertiti nei territori già colpiti dalle scosse del 29 e 30 dicembre scorsi. I media croati riferiscono di un sisma di 5.2 gradi verificatosi stamattina alle 7.49.
 
ITALIA - Continua ancora la polemica sulla riapertura delle scuole dopo le festività natalizie in quest’epoca di emergenza Covid. Confermata la ripresa delle scuole elementari e medie dal 7 gennaio.
In Friuli Venezia Giulia e in Veneto gli istituti scolastici superiori riapriranno i battenti il prossimo 31 gennaio. I parlamentari del MoVimento 5 Stelle in commissione istruzione al Senato dichiarano: “ Continuare a tergiversare sulla data di riapertura degli istituti scolastici, procrastinando il rientro dei nostri studenti, come stanno facendo molti presidenti di Regione, dopo accordi ben precisi sui tracciamenti e sul TPL assunti a dicembre non è più accettabile. Lo scorso 23 dicembre sono stati presi degli accordi tra il governo e le regioni, messi nero su bianco, che devono essere rispettati". Dal canto suo il Comitato Tecnico- Scientifico, tuona: ”ll problema non è riaprire le scuole, ma mantenerle aperte”.
 
di Domenico Pio Abiuso