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In missione per Haiti. L'operazione "Caravella"

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Efficienza, sicurezza e solidarietà internazionale. L’Italia ancora in prima linea. Parte oggi ufficialmente il nuovo intervento italiano nel territorio di Haiti con l’operazione "Caravella". Il contingente interforze composto da 120 militari dell’Arma dei Carabinieri e 10 unità dell’Aeronautica Militare volerà per portare aiuto e soccorsi nella zona terremotata ed implementare la sicurezza. La partenza è prevista dall’aeroporto militare di Pisa, alla volta di Haiti, con destinazione Port au Prince, con un volo charter messo a disposizione dalle Nazioni Unite.

La missione ha origine dalla Risoluzione delle Nazioni Unite n. 1908 dello scorso gennaio, con la quale l’ONU, al fine di sostenere la ripresa immediata, la ricostruzione e la stabilità della Repubblica di Haiti, ha incrementato i livelli di forza autorizzati per la Missione "Minustah". L’Italia, con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, ha deliberato lo stato d’emergenza al fine di predisporre e partecipare con tempestività agli interventi di aiuto alla popolazione di Haiti. Il contingente dell’Arma dei Carabinieri costituirà la Formed Police Unit (FPU) ed utilizzerà veicoli caratterizzati dalla livrea bianca delle Nazioni Unite. Sarà in grado di svolgere funzioni di controllo dell’Ordine Pubblico, attività di pattugliamento "ad alta visibilità" sia singole che congiunte con agenti di polizia dell’ONU e con le forze di polizia locali, servizi di scorta e protezione nonché di addestramentodelle unità di polizia locali. Il personale dell’Aeronautica Militare avrà l’incarico di garantire le comunicazioni strategiche. Il contingente italiano integrerà nella sua struttura anche personale di polizia messo a disposizione da altre Nazioni.

Durante la precedente operazione denominata "White Crane" che ha visto impegnata la portaerei Cavour, l’Italia ha trasportato e distribuito alla popolazione di Haiti oltre 12 tonnellate di viveri, 36 tonnellate di acqua potabile e 176 tonnellate di medicinali. Cinquantasei pazienti sono stati ricoverati sugli oltre 100 assistiti presso l'ospedale della nave militare, con 316 prestazioni mediche fornite. Circa 150 i pazienti soccorsi o evacuati con 63 voli di trasporto medico effettuati dai 6 elicotteri italiani mentresull'isola la Task Force del Genio degli alpini in poco più di due mesi ha allestito 11 cantieri edili.

I medici dell’Esercito dell’Ospedale "Celio" hanno lavorato nel team sanitario della portaerei Cavour, mentre l’Aeronautica Militare ha concorso all’assistenza sanitaria con il personale preposto all’evacuazione medica e ha fornito la protezione al personale operante a terra. I Carabinieri, in qualità di Polizia Militare, hanno svolto attività informativa e di consulenza legale al Comandante del Contingente. La nuova missione militare dovrà garantire anche maggiore sicurezza nella lotta alla malavita ed evitare i continui casi di bambini rapiti e deportati in altre zone del mondo.

 

di Roberto Colella

 

tratto da "Quotidiano.net"