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2019 nCoV, il coronavirus che tiene in allerta l’Europa

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Parte dalla Cina la nuova minaccia sanitaria che ha già obbligato alla quarantena 3 tra le città più grandi e popolate della nazione orientale. Sembra che sia tutto partito nella città di Wuhan, dove si è sviluppato quasi il 95% del contagio, scatenando il panico. Quella che potrebbe sembrare una polmonite si tramuta facilmente nel cosiddetto batterio-killer, che porta anche alla morte. Secondo degli studi potrebbe essere partito tutto da animali selvatici come pipistrelli e serpenti, che vengono venduti sul mercato cinese. “Siamo di fronte a un coronavirus nuovo.” ha dichiarato Giovanni Maga, direttore del laboratorio di Virologia molecolare di Cnr di Pavia. “Sappiamo che questi agenti patogeni non sono nuovi a fare apparizioni improvvise. È ancora vivo il ricordo dell’epidemia di Sars, originatasi sempre in Cina, che nel 2003 ha colpito diverse migliaia di persone, diffondendosi grazie agli spostamenti in aereo in diverse regioni del mondo e causando circa 800 vittime. Nel 2012, nelle regioni del Medio Oriente, è comparso un altro coronavirus, battezzato con MERS-CoV, che al momento circola in 27 nazioni del mondo, sebbene l’80% dei casi sia concentrato in Arabia Saudita, e ha causato circa 2500 casi di infezione con oltre 800 decessi. Questo non significa che il nuovo coronavirus avrà lo stesso andamento dei suoi predecessori solo il tempo ce lo dirà.” Dobbiamo quindi temere un’epidemia globale? Ad oggi ci sono state già 41 vittime; per questo sono state prese misure cautelari in Oriente, con le chiusure degli aeroporti e il blocco dei mezzi di trasporto. In Italia c’è già una psicosi, dovuta anche alle fake news che spopolano sui social ed ai presunti casi di contagio, poi scongiurati, come quello di Bari. Non ci resta che limitare i viaggi aerei e sperare nella ricerca di un vaccino.
 
Chiara Barone e Luca Sarrapochiello