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I collegamenti tra Camorra e Jihad

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Aziz Ehsan è stato arrestato vicino Napoli. La polizia locale era già sulle sue tracce. Ehsan era ben conosciuto dai servizi segreti francesi e belgi tanto da ritenerlo affiliato con l'ISIS. I poliziotti napoletani erano anche a conoscenza di un mandato di cattura internazionale per lui in Svizzera, dove era ricercato in relazione a una serie di reati, tra cui la contraffazione, aggressione e possesso di armi illegali. È stato arrestato mentre dormiva in una macchina con targa italiana. "Abbiamo eseguito un mandato di arresto europeo nei pressi di Napoli e arrestato un cittadino iracheno noto ai servizi segreti belga e francese" queste le dichiarazioni del ministro degli Interni italiano Angelino Alfano il quale ha aggiunto che Ehsan era in contatto con i terroristi. Napoli è una base logistica per il Medio Oriente, ci sono contatti fra i clan mafiosi e gli estremisti islamici. La scorsa estate lo stesso Salah Abdeslam, fino a poco fa l'uomo più ricercato d'Europa per via dell'attentato a Parigi, ha liberamente viaggiato in Italia, ha preso un traghetto da Bari per la Grecia, aveva una carta prepagata italiana e documenti italiani falsi. Dopo gli attacchi Charlie Hebdo a Parigi nel gennaio 2015 i funzionari anti-mafia e anti-terrorismo italiani hanno evidenziato connessioni di lunga data tra i jihadisti e la camorra napoletana. Inoltre hanno scoperto legami con la mafia siciliana Cosa Nostra e la 'Ndrangheta, tracciando le armi oggetto di traffico clandestino arrivate facilmente nei porti napoletani. Il terrorismo jihadista ha bisogno di basi logistiche per la produzione di video ma soprattutto di documenti falsi (passaporti o carte di identità) che vengono utilizzati anche dai futuri attentatori. In questo ultimo settore si distinguono particolarmente Italia e Spagna. In Italia, nella regione Campania è molto diffusa la presenza di algerini legati al Gruppo Salafita per la Predicazione ed il Combattimento nato da una scissione all'interno del G.I.A. (Gruppo Islamico Armato). Si tratta di un'organizzazione legata al terrorismo con diramazioni in tutta Europa, dedita principalmente al traffico internazionale di documenti falsi, con collegamenti con le aree di Vicenza, Milano e soprattutto Santa Maria Capua Vetere. Spesso nei comuni italiani nel tempo sono stati sottratti documenti. Al comune di Campobasso agli inizi di dicembre 2015 sono state rubate 1000 carte di identità in bianco. Nel luglio del 2014 invece a Gallipoli, nel Salento, scattava l'Operazione Bingo quando vennero rubate 12 pistole e 1050 carte di identità. Gli indagati facevano parte di un gruppo criminale operante nel Sud Italia e specializzato in documenti falsi molti dei quali poi finiti in mano ad immigrati siriani, palestinesi, afghani, albanesi etc. I provvedimenti vennero eseguiti soprattutto in tre comuni del Casertano: Frignano, Teverola e soprattutto Santa Maria Capua Vetere. In territori come la provincia di Caserta è impensabile che non ci sia un legame tra la camorra locale e le attività strumentali al terrorismo internazionale.

Il punto del direttore (tratto dall'Huffington Post)