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La Beretta M9 non sarà più la pistola americana

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La celebre pistola Beretta M9 non sarà più la sidearm dei militari americani. Entrata in servizio nell'esercito USA nel 1985, dopo essere già stata utilizzata dai corpi speciali statunitensi, ha avuto una lunga ed onorata carriera in tutte le Forze Armate americane, e di conseguenza un incredibile successo di vendite mondiali.  Ma già dal 2014, il Dipartimento della Difesa della principale potenza militare mondiale segnalava l'esigenza di colmare alcune lacune dell'arma.  Proprio nello Stato del Maryland, dove la Beretta americana viene costruita, è stata presentata una nuova versione, l'M9 A3. Tale versione ha previsto: munizioni 9 millimetri (9x19mm Parabellum), un caricatore con una capacità di 17 colpi (e la capacità di usare caricatori più grandi), una canna filettata (per l'apposizione di silenziatori), 3 guide standard militari Picatinny rail (per l'apposizione di altri accessori come mirini laser), un rivestimento mimetico “color sabbia” -  piuttosto che nero standard, un assortimento di altri miglioramenti. Ma l'esercito USA ha già rifiutato di utilizzare questo modello, dichiarando di voler aprire ad un Modular Handgun System Program, per poter ottenere una nuova arma allo stato dell'arte. I problemi segnalati sulla M9 si possono indicare nell'accidentale attivazione della sicurezza dell'arma (secondo alcune fonti), nel peso eccessivo, che oggigiorno porta a pensare all'uso di tecnopolimeri, nella ottimale possibilità d'installazione di ottiche e mirini, nell'incremento dello Stopping Power (d'altronde, già ai tempi dell'acquisizione dell'arma alcuni militari USA storcevano il naso nel passare dai grandi proiettili .45 della M1911 ai più compatti 9x19mm parabellum). Per quanto riguarda il calibro che potrebbe essere adottato, si vocifera sul .357, sul .40 o addirittura di nuovo sul .45. Ad esempio, riguardo al .40 alcuni esperti hanno sostenuto che oggi non esistono pistole ideate per questo calibro, ma solo 9mm modificate per accogliere tali più potenti munizioni. Inoltre, l'FBI è stato l'utilizzatore principale di tale calibro, ma è stato già deciso che tornerà anch'esso alle 9mm, tra l'altro calibro standard NATO. La M9 viene definita da alcune fonti semplicemente un modello datato, che oggi è superata dalla concorrenza più qualificata. Tra i principali concorrenti dell'importante bando di gara ci sono il team General Dynamics e Smith & Wesson (che stanno lavorando assieme, creando una collaborazione tra un gigante degli armamenti ed una grande fabbrica di armi portatili), ma anche Sig Sauer (con una variante della P 320), Glock, Sturm, Ruger, la Detonics Defense STX (unica a partecipare alla gara con un modello totalmente metallico, che può avere una durata nel tempo maggiore dei tecnopolimeri, e garantisce un'ottima mitigazione del rinculo) ed altri. La Beretta non ha perso tutte le chances, potendo lavorare sul modello PX4 Storm, ed è decisa a voler essere una seconda volta il produttore di pistole standard per le Forze Armate Americane. Ovviamente la decisione di passare ad un'arma totalmente nuova è una scelta costosa per i contribuenti, oltre che una grande opportunità per chi si aggiudicherà il bando.

di Antonio Frate