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Il contingente danese ha lasciato l’Afghanistan

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A fine maggio gli ultimi 240 militari danesi hanno dato l'addio alla provincia di Helmand, Afghanistan, completando il ritiro del contingente di Copenaghen. Esso aveva raggiunto i 750 componenti effettivi nel 2010. Dal 2002 in Afghanistan si sono alternati 17 contingenti di militari danesi per un totale di 18 mila unità. Il DANCON ha inoltre registrato il più elevato numero di perdite tra i 52 contingenti alleati presenti in Afghanistan in proporzione alle forze schierate: ben 43 caduti dei quali 33 in combattimento. Secondo alcune stime che risalgono all'ultimo mese del 2009, la Danimarca aveva già perso 26 unità, più del 10% del suo piccolo contingente di 200 uomini. Le forze danesi hanno operato dal 2006 al 2010 sotto comando britannico, e successivamente sono state poste negli ultime tre anni sotto il comando statunitense. La Danimarca è stato uno dei pochissimi contingenti a schierare reparti corazzati in tale scenario, utilizzando due plotoni di carri Leopard 2. Il 25 luglio 2008, nella provincia di Helmand, fu proprio un carrista danese la prima vittima di guerra su tale tipo di mezzo corazzato, che la Danimarca utilizza nella versione Leopard 2 A5. Fatale l'esplosione di un ordigno improvvisato. Il veicolo riuscì a proseguire la sua marcia per 200 metri, ed a proteggere la vita degli altri tre membri d'equipaggio. Il contingente danese ha cominciato il ritiro il 22 luglio 2013 dall'Afghanistan. Dal primo agosto soltanto 300 dei 650 soldati schierati sono rimasti nella provincia di Helmand per garantire la partenza di tutti i soldati occidentali, prevista entro la fine del 2014. Ecco quanto riportato dal quotidiano danese Berlingske Tidende il 23 luglio 2013: “Dal 2002, sono morti 43 soldati danesi e 211 sono rimasti feriti. Non sono morti per niente. Non possiamo ignorare la guerra e il terrorismo e offrire soltanto aiuti umanitari quando un paese è stabilizzato. Abbiamo dimostrato che sappiamo e possiamo essere lì con i migliori quando si tratta di combattere un’ingiustizia. I soldati danesi meritano di essere ringraziati per questo”. La Danimarca è stata tra i paesi fondatori della NATO nel 1949, abbandonando la bicentenaria politica di neutralità. Negli anni recenti, il paese ha sostenuto l’Alleanza proiettandosi sullo scacchiere euro-asiatico. Copenaghen è inoltre tra i maggiori sostenitori degli USA nella lotta al terrorismo. Nel 2003 il governo danese fu tra i primi ad aderire all’operazione Iraqi Freedom, mettendo a disposizione 500militari, che hanno operato soprattutto nella regione di Bassora, un sottomarino e una nave Corvette-Class. In Afghanistan è stata tra i primi 15 paesi contributori. Partecipazione vi è stata anche nelle missioni Kosovo Force (KFOR) in Kosovo, United Nations Interim Force in Lebanon (UNIFIL) in Libano e United Nations Mission in the Republic of South Sudan (UNMISS) nel Sud Sudan. Dall’agosto del 2010 partecipa alla missione navale NATO Ocean Shield, nella zona del Corno d’Africa. Per tale intesa con gli Stati Uniti l’ex premier danese Anders Fogh Rasmussen è stato nominato Segretario generale della NATO, nell’agosto 2009.

 

di Antonio Frate