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Giunto in Libia il pattugliatore Libra

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In occasione dell’attuale crisi libica il pattugliatore Libra appartenente al Comando delle Forze da Pattugliamento per la Sorveglianza e la Difesa Costiera (CONFORPAT) ed inquadrato nel COMSQUAPAT1 (con base ad Augusta) è partito dal porto di Catania con 25 tonnellate di aiuti e materiale per la missione di soccorso umanitario in Libia.

Tale unità, al comando del Tenente di Vascello Luca Di Giovanni, ha trasportato generi alimentari, generatori elettrici, potabilizzatori, kit sanitari e medicinali. Sul pattugliatore della Marina, salpato il 5 marzo da Catania e giunto a Bengasi dopo 36 ore di navigazione, e' presente anche un'aliquota dei fucilieri del reggimento San Marco che avrà il compito di assicurare la cornice di sicurezza alle operazioni di sbarco e distribuzione degli aiuti.

La Libra è uno dei quattro pattugliatori della classe "Cassiopea" o "Costellazioni" (finanziati dall’allora Ministero della Marina Mercantile, e dati in gestione alla Marina Militare). Queste unità hanno la capacità di operare sia autonomamente che di cooperare con altri mezzi aerei o navali per assicurare nell’ambito della “Zona Economica Esclusiva” la salvaguardia degli interessi economici nazionali in generale; la difesa delle piattaforme marine e di unità impegnate nell’esplorazione e lo sfruttamento del fondo marino; operazioni di vigilanza pesca e di salvaguardia dei diritti dei pescherecci nazionali, la vigilanza e tutela delle norme sulla salvaguardia dell’ambiente marino; le operazioni di ricerca e soccorso per la salvaguardia della vita umana in mare; il soccorso ad altre navi in caso di avarie o incidenti.

Per gli interventi antinquinamento le unità dispongono di apparati per l’attacco delle zone da bonificare. Per il soccorso esse imbarcano un mezzo "seppietta" per il salvataggio, impianti antincendio e l’infermeria.

Per tutte queste caratteristiche le unità si pongono anche come integrative e sostitutive nel ruolo svolto dalle corvette.

La Libra in particolare è stata impostata il 28/02/1987 e varata il 20/07/1988. Ecco alcuni dati tecnici: dislocamento 1475 ton, lunghezza 79,8m, larghezza 11,8m , immersine 3,6m, motori : due Diesel GMT BL 230.16M, due assi con eliche pentapala, potenza 5507 Kw(7385,01 cv), velocità 20 nodi, autonomia 3300 mg, equipaggio: 60.

L’armamento prevede un cannone da 76/62mm tipo MMI, 2 mitragliere da 25/90mme, hangar telescopico e ponte di volo per un elicottero medio AB 212 ASW (anti-submarine war), che ne estende il raggio d’azione.

Le elettroniche comprendono il radar di superficie in banda I SMA SPS 702(V)2, il radar di navigazione in banda I SMA SPS 748(V)2 ed il radar di direzione del tiro in banda I/J SPG 70 ( RTN 10X ) della Selenia che controlla il cannone da 76/62 dell'Oto Melara. Sia tale cannone che la relativa direzione del tiro provengono dalle fregate classe Bergamini, storiche unità che prendono il nome dal noto comandante dell’ultimo conflitto mondiale, perito nell’affondamento della Corazzata Roma.

 

 

di Antonio Frate