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SPECIALE CRISI TRA LE DUE COREE

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Il missile nordcoreano Taepodong 2

 

 

 

Il Taepodong 2 è il missile balistico più potente della Corea del Nord. Esso è ritenuto essere il successore del Taepodong-1, molto simile al missile cinese CSS-2.

Il Taepodong 1 è basato su due stadi: il primo è un missile Nodong, designazione nord-coreana dello Scud D, il secondo un Hwasong-6 (Scud C, a sua volta derivato dall’Hwasong-5, lo Scud B). E’ lungo 25m, con un peso di 21 tonnellate e capace di trasportare una tonnellata di carico utile con una gittata di 2500 km.

Il Taepodong 2 è una evoluzione di tale arma. Il suo sviluppo prevede due diverse configurazioni del missile: a due stadi, con gittata di 4000 km, o tre stadi, con gittata di 4500 km. Esso è tale da destare preoccupazioni sia per la Corea del Sud che per il Giappone, ed addirittura per gli Stati Uniti, che da quanto appreso da Gates ha provveduto a migliorare la difesa delle isole Hawai e in genere delle zone più occidentali del paese. Tuttavia, l’arma nord-coreana non è ritenuta ancora pronta. In un lancio sperimentale del 2006, secondo Pyongyang il Taepodong-2 avrebbe messo in orbita un satellite, mentre secondo le autorità americane, l’esperimento è fallito, in quanto il missile è esploso dopo 40 secondi. Per tale scopo pacifico, sarebbe stata usata la versione a tre stadi, della quale il terzo stadio sarebbe stato usato per la messa in orbita del satellite.

Sono poche le informazioni tecniche al riguardo: il propellente è liquido (TM-185 e ossidizzante AK-271); il primo stadio è teleguidato, il secondo utilizza come propulsore un missile Nodong. La combustione durerebbe in totale 5 o 6 minuti.

Secondo alcune fonti una successiva evoluzione del missile potrebbe raggiungere la gittata di 6000 km con una tonnellata di carico utile, capace di raggiungere l’Alaska, o di 9000 km, con una testata di non oltre 500 kg., capace di raggiungere San Francisco.

Attualmente si ritiene che la precisione di tiro sia piuttosto scarsa, quindi l’uso di testate esplosive convenzionali non sarebbe utile contro obiettivi militari e neppure civili. Piuttosto, l’uso di testate chimiche o batteriologiche, che la Corea del Nord è capace di produrre, potrebbe essere utilizzata per terrorizzare le popolazioni civili.

Ma la Corea del Nord può disporre anche di testate nucleari. Le loro testate dovrebbero avere una potenza di 0,4 Kilotoni, pari a 400 kg di TNT.

Ci sarebbe il problema di installare in sicurezza le testate sui missili, probabilmente non risolto. In ogni caso, anche con queste testate gli obiettivi militari sudcoreani e americani si possono ritenere ben difesi dagli scudi missilistici, anche se bisognerebbe pensare ad un eventuale uso terroristico contro obiettivi civili, che creerebbe anche il problema delle nubi radioattive.

 

 

di Antonio Frate