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Tecnologie di guerra

Incidente per un M 346

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Nessuna vititma nell'incidente accaduti ieri, 11 maggio, a Piana Crixia, in provincia di Savona. Un addestratore Alenia Aermacchi M 346 Master, come spiegato dalla stessa ditta in un breve comunicato sul proprio sito, era partito dall’aeroporto di Torino-Caselle, ma 20 minuti circa dopo il decollo ha avuto un guasto tecnico. Il pilota è stato costretto a lanciarsi.
L’M-346 caduto era l’esemplare X617, primo di preserie, riconoscibile per la colorazione rossa, non in carico all’Aeronautica militare, ma prototipo di Alenia Aermacchi, società del Gruppo Finmeccanica che lo produce. Il primo volo era stato compiuto il 26 giugno 2008. Già nel 2011, in novembre, era andato perduto a Dubai un altro esemplare, l' X615, anche allora senza alcuna vittima. L’M- 346 è il velivolo da addestramento più avanzato oggi disponibile sul mercato.  Tra le sue caratteristiche quella di consentire grandi risparmi(che ne compensano i costi) perché può scaricare un gran numero di ore di volo che prima veniva effettuato su macchine più costose. Finora è stato ordinato dall’Aeronautica Militare Italiana, dall'Aeronautica di Singapore e da quella Israeliana. Tra i possibili clienti vi è il Kuwait. Dotato di comandi di volo e avionica completamente digitali, l’M-346 rappresenta la migliore scelta per l’addestramento di aerei da combattimento della nuova generazione. Il velivolo ha ottenuto nel giugno 2011 il certificato di omologazione dall’Autorità di Certificazione del Ministero della Difesa italiano, uno dei requisiti fondamentali per operare in ambito militare.

 

di Antonio Frate

 

 

Allarme Korea

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L'esercito di Pyongyang (Corea del Nord) ha trasportato due missili a gittata intermedia sulla sua costa orientale e li ha posizionati sulla rampa di lancio. Lo rende noto l'agenzia sudcoreana Yonhap, citando una fonte del governo di Seul. Il ministero della Difesa di Seul aveva annunciato lo spostamento di un primo missile. "E' certo che la Corea del Nord, all'inizio della settimana, ha trasportato due missili Musudan a media gittata in treno verso la costa orientale e li ha caricati su mezzi equipaggiati per il lancio". Il BM25 Musudan, conosciuto anche sotto il nome Taepodong X, Nodong / Rodong-B e Mirim, è un missile balistico a medio raggio sviluppato dalla Repubblica democratica popolare di Corea. Il Musudan fu rivelato alla comunità internazionale in una parata militare il 10 ottobre 2010 che ha celebrato il 65 ° anniversario del Partito dei Lavoratori di Corea, anche se gli esperti ritengono che i modelli presentati erano solo mock-up del missile. Il Musudan ricalca la forma dei missili sovietici R-27 Zyb lanciati da sottomarini, ma è leggermente più lungo. 
A metà degli anni ‘90, dopo il crollo dell'Unione Sovietica, la Corea del Nord ha inviato progettisti balistici e ingegneri missilistici della Makeev Design Bureau per sviluppare questo missile, sulla base degli R-27 Zyb. L'R-27 Zyb ha una massa di 14,2 tonnellate. Dato che il veicolo trasportatore coreano MAZ-547A/MAZ-7916 può trasportare 20 tonnellate, è stato deciso che il serbatoio ossidante dello Zyb fosse allungato di circa 2 metri. Inoltre, la testata è stata ridotta da una testata tripla MIRV ad una singola. È stato stimato che, a seguito dell'estensione del serbatoio e del rimontaggio della testata, la gittata del missile è aumentata a 3,200-4,000 km, rispetto ai 3000 km dell’ R-27U. Almeno sul piano teorico, dunque, i Musudan dovrebbero poter arrivare ovunque in Corea del Sud o in Giappone, ma anche alle basi militari americane nell'isola di Guam (3.500 km a sud della penisola coreana). Il progetto originale è di un razzo a combustibile liquido utilizzante una combinazione di ipergolico dimetilidrazina asimmetrico, e inibito da acido nitrico fumante come ossidante; questa combinazione combustibile / comburente non vaporizza come la combinazione idrogeno liquefatto / gas ossigeno a 35 ° C. Come risultato, una volta che tale combinazione combustibile / comburente sia stata inserita nel missile, si può mantenere 'pronta al lancio' per diversi giorni, o anche settimane, come lo R-27 SLBM, tuttavia non può essere mantenuta più a lungo, a causa della corrosione del serbatoio dovuta all'acido nitrico fumante rosso. Un Musudan non ha la resistenza strutturale per essere trasportato via terra, quindi dev’essere alimentato al sito di lancio. In origine si credeva che i motori a razzo del Musudan costituissero la 2 ° tappa del Taepodong-2, che la Corea del Nord, senza successo, ha lanciato nel 2006. Tuttavia l'analisi del lancio dell’ Unha-3, che si è ritenuto basato sul Taepodong-2, ha dimostrato che il 2 ° stadio non ha utilizzato lo stesso combustibile dell'R-27, ed è probabilmente basato sulla tecnologia missilistica del Nodong. Al 2010, le fonti occidentali non avevano alcuna indicazione che il sistema missilistico fosse mai stata testato, o fosse operativo. La copia Nord Coreana dell’R-27 esiste in due varianti, una terrestre e una navale. I numeri di entrambe le varianti sono sconosciuti. Gli operatori risultano essere la Corea del Nord e l’Iran, anche se Teheran non ha mai mostrato i missili, il che porta alcuni funzionari dell'intelligence USA a dubitare che tali armamenti siano stati trasferiti in Iran. La Sezione 25 di questo comunicato (scritto prima del 10 ottobre 2010) dice che per la Russia il Musuman non risulta mai testato dalla Corea del Nord. La maggior parte degli esperti ritiene che la Corea del Nord non abbia la tecnologia necessaria per miniaturizzare le testate nucleari e montarle sui missili, tuttavia Washington ha inviato sull'isola di Guam nell'oceano Pacifico le batterie Thaad, Terminal High-Altitude Area Defense, un sistema di missili intercettori, gli unici al momento in grado di distruggere missili a corto e medio raggio tanto dentro che fuori l'atmosfera terrestre, agendo per speronamento, e non tramite spoletta di contatto. Anche Seul ha dispiegato lungo le sue coste due navi da guerra con il sistema per intercettare missili. I due cacciatorpedinieri sono equipaggiati in funzione antiaerea, con il sistema radar Aegis per abbattere missili balistici. Il sistema Aegis è progettato per distruggere proiettili nella fase della traiettorie intermedia, prima che effettuino il rientro nell’atmosfera.) Anche in Giappone si è alzata l’allerta, mentre nelle Filippine è in corso lo spiegamento di una decina di aerei da combattimento F/A-18, caccia supersonici che parteciperanno a esercitazioni militari.

 

di Antonio Frate

 

 

 

Iveco VBA

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Alla fine del 2012 è stato presentato e testato l’Iveco VBA, veicolo i cui prototipi sono conosciuti come Superav. La prova si è tenuta presso l’Ufficio Tecnico Territoriale Armamenti Terrestri di Nettuno. Il VBA è il veicolo che dovrà, secondo le previsioni attuali, andare ad equipaggiare le Forze di Proiezione del Mare (San Marco e Serenissima). Tali reparti sono ancora dotati di obsoleti AAV7, mezzi di progettazione americana ormai non all’altezza dei tempi. Per le esigenze odierne si presentano troppo ingombranti, con protezione scarsa, armamento limitato e lenti. Inoltre ad essi, per mancanza di mezzi adeguati, sono stati affiancati vecchi M113 che non hanno alcuna capacita’ anfibia, requisito indispensabile per le operazioni a cui vengono affidati. Il VBA aveva già dimostrato capacità convincenti quando era stato presentato all’Eurosatory 2010 e negli anni successivi. Il Consorzio CIO (formato da Iveco DV e Oto Melara) ha già finanziato con 20 mln lo sviluppo del veicolo, per ridurre i tempi. Il nuovo blindato, derivato dalla famiglia dei Centauro, presenta una lunghezza di 7,92 m, una larghezza di 2,72-3,00 m, un’altezza di 2,31 ed ha un peso a vuoto di 15 t, 24 in combattimento anfibio e 25 in combattimento terrestre. La versione presentata il 20 dicembre 2012 è equipaggiata con cannone da 30 mm ATK M 44 Oto Melara su torre HITFIST ORCWS, con elevato angolo di brandeggio utile nel combattimento urbano per colpire bersagli su tetti e finestre, affiancata da una 7,62 mm. Le armi possono essere utilizzate dall’interno. Tuttavia le versioni italiane dovrebbero essere prodotte con il 25 mm. La torretta puo’ ospitare 2 missili controcarro Spike (in versione probabilmente Long Range). Il motore scelto per tale veicolo in prova è stato un motore civile: l’Iveco Cursor 13 L da 560cv, abbinato a una trasmissione ZF automática ZF7HP902 con convertitore di coppia a 7 marce più retromarcia. Tale soluzione offre costi contenuti, elevata tecnología ed affidabilità. La velocità massima e’ di 100km/h, l’autonomia di 800km. La driveline e’ la H, la stessa del Centauro e Freccia. In acqua la propulsione e’ data da 2 eliche quadripala. In mare ci si muove a 5 nodi, e si possono affrontare acque a forza 3. La capacità è di 13 elementi, compreso equipaggio in torretta e pilota. Il veicolo scorre in mare molto silenziosamente, è capace di elevata motricità in fase di sbarco, ha elevate prestazioni. La protezione è molto elevata, grazie alla separazione della cellula protetta dalla sagoma esterna e dallo scafo a V che deflette l’energia delle esplosioni. La struttura consente anche di ricavare versioni diversificate per varie esigenze. Inoltre è aviotrasportabile su aerei C130 e A400. A tale veicolo sono interessati gli Americani: per lo US Marine Corp è richiesta una una velocità su strada come quella dei mezzi leggeri ruotati, una fuoristrada tale da seguire i carri Abrams e dimensioni tali da essere aviotrasportabili sui C-17. Il veicolo americano sarà un po’ più alto e largo. Si rammenta che il programma Expeditionary Fighting Vehicle non è stato portato avanti. Al VBA si affianca l’Urutu 6x6, costruito dalla Iveco per le Forze Armate brasiliane. Esso e’ ricavato su telaio accorciato ed è più piccolo e leggero.

 

di Antonio Frate

 

 

XM25

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Il lanciatore automatico individuale XM25 (ISAAS), noto anche come Counter Defilade Target Engagement (CDTE) System, o anche come  Punisher, è un lanciagranate semi-automatico da 25 millimetri, con munizioni ad alto potenziale esplosivo (HEAB), capaci di esplodere a mezz'aria. Le dimensioni dell'arma sono: peso 12-12,5 libbre, (6.35 kg con caricatore e 5,45Kg scarico) e 29,5 pollici di lunghezza, e ha una capacità del caricatore di 4/6 colpi. Ogni arma è dotata di un sistema di acquisizione del bersaglio completamente automatico diurno/notturno ed è realizzato in materiali compositi leggeri. L'XM25 è stato progettato per aumentare la sopravvivenza del soldato ed ha grande versatilità. L'arma garantisce un incremento del 300-500% della probabilità di colpire obiettivi per sconfiggere bersagli, interdire aree e per il defilamento da circa 500 metri. L'XM25 include le rivoluzionarie munizioni HEAB e un sistema integrato, multifunzionale, ogni-tempo, per una completa soluzione di acquisizione del bersaglio e del sistema di controllo del fuoco. Questo sistema integrato include sensori termici, ottica diretta, telemetro laser, bussola, spoletta, processore balistico, e display interno. E' la prima arma portatile intelligente ad essere prodotta in serie.
L'XM25 è in grado di abbattere un nemico dietro un muro, all'interno di un edificio o in una trincea. Il proiettile in volo verso il bersaglio è controllato con precisione nella pressione barometrica, la temperatura e la velocità del proiettile da un chip elettronico in modo da esplodere al momento giusto per offrire la massima efficacia. L'arma trasmette automaticamente la distanza dal bersaglio alla granata. La distanza in cui scoppierà la granata verrà determinata dal numero di rotazioni a spirale che farà dopo essere stata sparata. L'XM25 è stato studiato per essere 5 volte più letale dell'M203 e ha fornito letalità ben oltre la capacità massima di tale vecchio lanciagranate, dando ai soldati un aumento del 300-500% di probabilità di successo, a seconda delle specifiche munizioni usate. L'XM25 ha una portata di 500 metri rispetto agli obiettivi di punto e 500-700 metri (o anche 1000, secondo alcune fonti) contro obiettivi di zona, ed è in grado di colpire obiettivi nascosti. E' ideale per il combattimento urbano: con la potenza di fuoco e precisione l'XM25, nelle mani di un soldato, consente di eliminare le minacce senza causare danni collaterali. L'arma è derivata dall' XM29, il cui sviluppo iniziò nel 2004, che avrebbe dovuto accelerare l'entrata in funzione del sottosistema XM25 in anticipo rispetto al sistema a doppia canna. Il programma era stato sospeso a causa della impossibilità di raggiungere gli obiettivi di peso, e successivamente diviso in due blocchi: l' OICW 1 (la carabina XM8 5,56 millimetri modulare, e il lanciatore XM25, oltre all' XM104, obiettivo di acquisizione / fuoco e sistema di controllo ( FA / FCS, noto anche come vista computerizzata'). E 'possibile che in il futuro l'XM8, XM25 e XM104 saranno di nuovo riuniti in unico sistema modulare. Vi è stato anche un cambiamento di munizioni usate per l' XM29, e, successivamente, per l' XM25. Originariamente, doveva essere usato un proiettile da 20 millimetri. Questo è stato cambiato nel 2004 per il  25x40mm. Lo sviluppo dell' XM25 massimizzerebbe la comunanza delle parti e permetterebbe di condividere le stesse risorse logistiche e la sostenibilità dell' XM29. Le aziende coinvolte nel programma sono: l'Alliant Techsystems di Plymouth, Minnesota; la Brashear L3 di Pittsburgh, in Pennsylvania, e l'Heckler e Koch, Gmbh di Oberdorf, Germania, che hanno lavorato in collaborazione al Project Manager Soldier per lo sviluppo dell' XM25.

I primi prototipi sono stati consegnati nell'aprile 2005. Nel settembre dello stesso anno è stato testato dall'Esercito USA nell'area Grafenwöhr. Nell'estate 2009 è stato testato in Iraq e Afghanistan.
Nel novembre 2010, l'esercito degli Stati Uniti ha programmato l'acquisto di più di 12.500 XM25 a partire dal 2012. A partire da maggio 2010, il programma è stato completamente finanziato e in fase di test e sviluppo con produzione prevista per il 2012. Le forze speciali avrebbero dovuto essere le prime unità ad utilizzarlo. Le richieste dall'Afghanistan per l'arma, tuttavia, hanno visto la distribuzione dei primi sistemi ad elementi della 101 ª Divisione Aviotrasportata  alla fine del 2010.

 

di Antonio Frate

 

 

F 35 vulnerabile ai fulmini e non solo

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Per ironia della sorte è stato chiamato “Lightning” (Fulmine). Peccato che l'F-35 'Lightning' II, il nuovo prossimo caccia da combattimento Usa, in fase di sviluppo alla Lockeed Martin, con la partecipazione di otto Paesi, tra cui l'Italia, sia vulnerabile ai fulmini. Questo rinfocola le polemiche su un aereo già molto contestato per i suoi costi imprevisti e crescenti il cui programma di sviluppo, iniziato nel 2001, prevede investimenti per 396 miliardi di dollari. Il problema con i fulmini emerge da un rapporto di 18 pagine dell’Operational Test and Evaluation Office del Pentagono, pubblicato sul Sunday Telegraph e rilanciato da alcuni mass media americani e da gran parte della stampa italiana. In quel rapporto, la Concurrency Quick Look Review del 29 novembre 2011 si evidenziano tra l’altro numerose criticità dell'aereo della Lockheed Martin . Nel report del Dipartimento della Difesa Usa la questione della protezione dai fulmini è indicata all'ultimo posto tra altre 13 gravi criticità presentate dal velívolo. Nel testo si legge: “un sistema di protezione attiva dai fulmini, che presenta problemi rispetto ad un sistema passivo più convenzionale . Le superfici esterne dell’F-35 sono conformi agli standard di sicurezza, ma ci sono ancora sette sottosistemi che non rispettano gli standard. Il Sistema di Generazione di Gas Inerte a Bordo (OBIGGS) non riesce a fornire azoto a sufficienza per isolare in ogni condizione i serbatoi di carburante, che presentano un rischio potenziale di incendio. Specificatamente, rapidi cambi di altitudine in picchiata lasciano entrare ossigeno nei serbatoi in una misura che l’OBIGGS non riesce a compensare con l’azoto. Inoltre non c’è un sistema per isolare i serbatoi (e quindi alcuna protezione dai fulmini) quando l’aereo è parcheggiato. Migliorie nell’isolamento sono state tentate attraverso due fasi di studio. La prima fase ha portato ad un ripensamento preliminare del progetto e si concentrerà su modifiche all’OBIGGS. La seconda fase si concentrerà sull’incremento dell’azione delle valvole di sfiato del carburante per consentire piena operatività in picchiata (ma si tratta di un intervento non previsto prima del 2014). Il contractor sta anche vagliando possibili opzioni per proteggere il velivolo dai fulmini quando è parcheggiato come il pre-caricamento dei serbatoi con azoto mediante l’utilizzo di un carrello ausiliario e l’aggiunta di un bocchettone sul velivolo stesso. Nel frattempo i velivoli devono attenersi ad una restrizione di 25 miglia nautiche dai fulmini e a parametri di picchiata limitati finché la certificazione parziale di idoneità sarà completata a fine 2012, con una piena certificazione attesa tra il 2014 e il 2016. Ma la base aeronautica di Eglin si trova in una zona interessata significativamente dai fulmini, per cui la restrizione delle 25 miglia nautiche potrebbe portare alla cancellazione delle attività di training previste". Inoltre lo spessore ridotto dei serbatoi, voluto per ridurre il peso, rende gli stessi piu’ vulnerabili anche al fuoco nemico. Rimangono ancora problemi per il casco del pilota, lo sviluppo di software, l'integrazione delle armi. Nel corso di una sua visita a Roma, mercoledì 16 gennaio il segretario alla difesa Usa Leon Panett,a ha affermato che l'F-35 è l'aereo del futuro. Gli Stati Uniti, ha sottolineato: “sono impegnati nello sviluppo del programma, è un buon investimento e apprezziamo il sostegno dell'Italia”.

 

di Antonio Frate